TUTTO FACILE PER SERENA – Quarantanove minuti sono stati sufficienti a Serena Williams per spazzare via la tedesca Tatjana Maria. Un 6-0 6-2 che dice tutto sulla superiorità della statunitense, al primo match ufficiale dalla movimentata finale di Flushing Meadows persa da Naomi Osaka. Tatjana Maria ha nel proprio bagaglio tecnico le soluzioni non per battere l’odierna Serena, ma perlomeno per renderle le cose più complicate. La prestazione della tennista tedesca è stata però opaca: 7 doppi falli in altrettanti turni di servizio disputati, 20 gratuiti e appena 7 vincenti. Ma soprattutto un piano tattico sconclusionato che è stato un invito allettante per la Williams. Serena non si è fatta certo pregare per giganteggiare in risposta sulle battute deboli e imprecise della Maria. I cambi di ritmo di rovescio della tedesca non hanno funzionato, anzi è stata Serena Williams a beffare l’avversaria ogni volta che è stata chiamata a rete e a guadagnare campo per prendere l’iniziativa e attaccare. Per Serena vale lo stesso discorso fatto ieri per Maria Sharapova: da rivedere in un test più impegnativo, perché da quanto si è visto in campo la maggiore preoccupazione di Tatjana Maria è stata quella di evitare l’umiliante bicicletta.
BENE PLISKOVA, SEVASTOVA, KEYS E MUGURUZA – E’ andato a un’ottima Karolina Pliskova il derby ceco contro la qualificata Karolina Muchova. La Muchova agli scorsi US Open è stata la giustiziera di Garbine Muguruza. Oggi alla numero 138 Wta non è riuscita l’impresa di portare a casa uno scalpo eccellente. La Muchova ha pagato a caro prezzo, soprattutto nel primo set, il fatto di non disporre di un servizio esplosivo. In particolare, il limite di una seconda troppo soft ha permesso a Karolina Pliskova di aprirsi non solo il campo fin dalla risposta ma anche quei varchi nel punteggio che hanno mandato in fuga la fresca vincitrice del torneo di Brisbane. Primo parziale più lottato con la Muchova che ha mostrato il proprio gioco fatto di variazioni specie con il rovescio in back. Tanto che con un atteggiamento offensivo, alternanze di back profondi e tesi con improvvise accelerazioni, e numerose discese a rete la Muchova ha avuto diverse opportunità di brekkare la Pliskova. Un break per la ventiduenne ceca è arrivato nel terzo game, ma le difficoltà in battuta hanno vanificato tutto e il set è scivolato di mano alla Muchova. Karolina Pliskova, che qualcosa in avvio di match aveva concesso, ha innalzato il livello e contemporaneamente la Muchova ha smesso di crederci. Secondo parziale praticamente senza storia. Senza storia è stato anche il match tra Anastasija Sevastova e Mona Barthel. Prestazione sconcertante, quella della tedesca, che ha commesso 31 gratuiti in 16 giochi disputati. Errori talvolta grossolani che hanno spianato la strada alla lettone che, al contrario, ha giocato bene ed è apparsa più ispirata rispetto alle prove incolori delle scorse settimane. Nessun problema per Madison Keys che ha eliminato la giovane wild card australiana Destanee Aiava, che proprio agli Australian Open lo scorso anno per un set aveva messo in seria difficoltà Simona Halep. Madison Keys si è imposta con un doppio 6-2. Garbine Muguruza ha infine liquidato Saisai Zheng. Vittoria convincente per l’iberica che ha dominato il match che l’ha opposta alla numero 40 del mondo.
LE ALTRE PARTITE – Parte con il piede giusto Elise Mertens, testa di serie numero 12, che oggi ha dato il via alla difesa della semifinale raggiunta lo scorso anno. Vittoria in due set per la belga su Anna Karolina Schmiedlova. La slovacca nel secondo parziale è stata avanti 5-2, ma ha incassato una striscia consecutiva di cinque giochi che ha accompagnato la Mertens al secondo turno. Secondo turno centrato anche da Qiang Wang, testa di serie numero 21, che si è sbarazzata in due set della francese Fiona Ferro. Avanzano Anastasia Potapova, che ha avuto la meglio su Pauline Parmentier e Aleksandra Krunic, che ha superato in rimonta Zarina Diyas. Johanna Konta l’ha spuntata su Ajla Tomljanovic al termine di un match bellissimo, un combattimento di quasi tre ore. Vittoria della britannica centrata al super tie-break, che da quest’anno ha preso il posto dei giochi a oltranza dal 6-6 nel set decisivo. La “cura” Michael Joyce, il coach ingaggiato da Eugenie Bouchard poco dopo la fine del rapporto professionale tra il tecnico e Johanna Konta, sta dando i suoi frutti. Anche la tennista canadese è approdata, e in modo piuttosto agevole, al secondo turno. Affermazione nettissima, quella di Genie che ha lasciato appena tre giochi alla malcapitata Shuai Peng.
Risultati:
[17] M. Keys b [WC] D. Aiava 6-2 6-2
[7] K. Pliskova b [Q] K. Muchova 6-3 6-2
[21] Q. Wang b F. Ferro 6-4 6-3
[12] E. Mertens b A. Schmiedlova 6-2 7-5
A. Potapova b P. Parmentier 6-4 7-6 (5)
A. Krunic b Z. Diyas 3-6 7-5 6-1
[16] S. Williams b T. Maria 6-0 6-2
J. Konta b A. Tomljanovic 7-6 (4) 2-6 7-6 (10-7 al Super Tie-Break)
E. Bouchard b [WC] S. Peng 6-2 6-1
[13] A. Sevastova b M. Barthel 6-3 6-1
[18] G. Muguruza b S. Sheng 6-2 6-3
6 comments
Aleksandra Krunić
Foto da vomito
Annienta parolone vedremo quando incontra le piu’ forti…..
Ciao. È scritto nel pezzo che ovviamente Serena è da rivedere in test più impegnativi. Però la Maria è stata di fatto annientata. Ha I colpi per creare qualche problema alla Williams, ma non riusciva a tenere una palla in campo. È anche l’impatto emotivo che scatta in chi affronta la Williams
Monica Tola vero
Serena fa tutto lei ora è anche più motivata ha una figlia non so se vincerà lo Slam ..ma si farà largo fino in fondo..poi chi sarebbero quelle forti ?