[2]N.Djokovic b. [1]A.Murray 6-3 5-7 6-4
Finale triller a Doha ma Djokovic ricorda a tutti di essere un fuoriclasse
Quando tutto il mondo del tennis lo dava per finito o quasi, il Serbo di Belgrado risponde con una prestazione degna della sua classe battendo un mai domo Murray con il punteggio di 6 3 5 7 6 4
Con questa vittoria Djoker si rilancia e manda un segnale importante ai suoi avversari in vista del primo slam stagionale.
PRIMO SET- Sin dalle prime battute si nota un nole più propositivo rispetto al suo avversario che spesso rimane ben dietro la linea di fondo. Nonostante ciò nel terzo gioco Djoker è costretto a fronteggiare una prima palla break comunque annullata senza patemi con una prima di servizio sostanziosa. Si procede spediti fino all’ottavo gioco. Murray è prima bravo a portarsi sul 40 – 15 poi commette un imperdonabile errore affossando un facile rovescio in rete. Djokovic capisce che può essere il momento giusto costringendo Murray ad errori non forzati quanto meno inaspettati in questo momento. L’ennesimo errore di dritto dello scozzese manda a servire Djokovic per il set. Servizio mantenuto a zero con un incredibile dritto che ricorda il Nole dei tempi migliori e primo set in cascina.
È un Djokovic diverso, poco falloso, con una palla più profonda e più veloce quello che si è presentato in campo per la finale.
SECONDO SET- Si prosegue spediti per i primi 5 giochi con entrambi i giocatori che mantengono i turni di battuta con relativa facilità. Nel sesto gioco Murray si procura di prepotenza una palla break che Djokovic annulla con un rovescio profondissimo controllato male da Murray. Con l’aiuto di un nastro fortunato Murray ottiene una seconda opportunità. Ora però è Nole che sale in cattedra prima con un rovescio lungo linea da circoletto rosso e poi con un dritto ancora più bello. Nel gioco successivo Murray accusa il primo vero passaggio a vuoto e con due doppi falli manda Djokovic a servire sul 4 a 3. Si arriva senza ulteriori scossoni sul 5 4 servizio Djokovic ed è a questo punto che la finale assume i contorni del thriller. Nole dopo essere passato a condurre 30 0 commette il primo doppio fallo della partita. Si arriva ai vantaggi ma inspiegabilmente Djokovic smarrisce la bussola e non riesce a concretizzare la bellezza di tre match point. Murray ci mette del suo dopo un game infiniti riesce ad ottenere un inaspettato contro break e riapre la partita. Il campione sembra smarrito, impaurito, d’un tratto sembra tornato quello degli ultimi mesi e la naturale conseguenza di questo e che murray con un bel parziale vince il secondo set con il punteggio di 5 – 7.
TERZO SET- Murray ne ha di più e si vede, ha l’avversario in pugno ma non si diventa una leggenda di questo sport se non si hanno qualità ai più sconosciute. Djokovic diventa una maschera di concentrazione, ha problemi fisici evidenti, ma alla prima occasione come il più spietato dei killer colpisce e coglie il più sorprendente dei break. Dopo due giochi interlocutori torna a servire per il set. Va sotto 0 30 ma non si disunisce e con l’aiuto del servizio conquista il torneo di Doha per la terza volta, vince il suo sessantasettesimo titolo ATP ma soprattutto inizia a mettere qualche tarlo nella testa di Murray.
Biagio Buraglia