Atp Miami: un Federer inossidabile doma Kyrgios e raggiunge Nadal

A Melbourne abbiamo ringraziato il fato, e qualsiasi tipo di divinità, per averci regalato la possibilità di ammirare forse per un’ ultima volta la sfida delle sfide, quel Federer-Nadal a cui nessuno si stancherebbe mai di assistere, ma che sta diventando la vera rivalità di questa prima parte di stagione.

MARATONA-Per raggiungere Nadal in finale però, Roger ha dovuto sudare ben più delle proverbiali sette camicie, grazie soprattutto a un Nick Kyrgios tutt’ altro che arrendevole, che a causa dei suoi oramai leggendari atteggiamenti, è stato più e più volte fischiato dal pubblico, schierato in grandissima maggioranza dalla parte dell’ elvetico. Un incontro spettacolare ed avvincente, durato tre ore ed undici minuti, dove si temeva che Federer potesse accusare la stanchezza del quarto di finale, vinto a fatica contro Berdych, ma che Roger ha saputo gestire al meglio, grazie soprattutto al servizio, che gli ha permesso di tenere testa al suo più giovane avversario, e di accorciare buona parte degli scambi.

Nel primo set è Kyrgios a doversi salvare nel secondo e nel quarto game, dopo aver concesso delle palle break all’ elvetico, e con grande stupore è proprio il ventiduenne di Canberra il primo a strappare il servizio, e a portarsi in vantaggio sul punteggio di 5-3; Federer ovviamente non demorde, e grazie anche ad alcuni errori gratuiti dell’ australiano riesce a recuperare il break, e a portare il set al game decisivo, che come era lecito aspettarsi, si rivela spettacolare ed avvincente, con continui ribaltamenti: Kyrgios forza con il servizio, e Federer si supera con una serie di risposte da vero campione, annullando anche un set point. Sul 9-9 però Nick tira l’ ennesima seconda sopra i 200 km/h, che questa volta si trasforma in doppio fallo, e permette a Federer di chiudere il primo parziale sull’ 11-9.

nickkyrgios

Nella seconda frazione l’ ex numero uno del mondo aumenta il suo rendimento al servizio, concedendo appena quattro quindici all’ australiano, che dal canto suo annulla con due servizi vincenti le uniche due occasioni concesse a The King, nel corso del settimo game. Si arriva così inevitabilmente ad un nuovo tie-break, che si conferma sui livelli di spettacolarità del primo, con Kyrgios costretto ad annullare due match point, prima di aggiudicarsi il set, sempre con il punteggio di 11-9.

Dopo oltre due ore di gioco il match non ha ancora trovato il suo trionfatore, e per la gioia del pubblico lo spettacolo prosegue, nonostante con il passare dei minuti, in campo inizi ad affiorare la stanchezza. Sono ancora i servizi a farla da padroni: due soli game vanno ai vantaggi, e nessuno dei due tennisti riesce a conquistare opportunità per ottenere un break che si rivelerebbe decisivo. E ovviamente si arriva al terzo tie-break di un incontro, sul quale è impossibile fare pronostici; Kyrgios inizia meglio, e conquista un mini-break, che però non riesce a difendere, consentendo a Roger di pareggiare i conti. L’ australiano sembra in grado di piazzare il colpo vincente, quando si porta in vantaggio per 5-4, con due servizi a disposizione, ma l’ ennesimo doppio fallo, figlio dell’ imprudenza e di una seconda travestita da prima, regalano a Federer il match point, che questa volta viene trasformato, e che vale la finale del torneo, ma soprattutto il trentasettesimo Federer-Nadal della storia.

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