ATP Roma: Marco Cecchinato si arrende con onore a Milos Raonic, fuori anche Fognini, avanti Seppi

Non bastano grinta e forza di volontà a Marco Cecchinato, che si avvicina all'impresa ma deve arrendersi, con un po' di sfortuna a tratti, ad un falloso e nervoso Ranoic. Esce di scena anche Salvatore Caruso, impotente di fronte a Nick Kyrgios: "Non ho espresso il mio gioco e mi dispiace, ma ci saranno altre occasioni", ha confessato il tennista siracusano.

Nessuna gioia finora per il tennis italiano a Roma, con Marco Cecchinato e Salvatore Caruso che non sono riusciti a ribaltare i pronostici nettamente sfavorevoli. Se Caruso non ha potuto nulla di fronte a Nick Kyrgios, subendo un netto 6-1 6-2, Cecchinato si è invece trovato molto vicino all’impresa. Il tennista di Palermo infatti ha portato al terzo set un falloso e nervoso Milos Raonic, con tanta grinta e forza di volontà. Alla fine però anche lui si è dovuto arrendere, con il punteggio di 6-4 4-6 6-4. Con l’uscita di scena di Karin Knapp, estromessa in due set da Strycova con il netto punteggio di 6-2 6-2, sono tre per ora gli azzurri eliminati nel primo turno del main draw.

IMMENSO CECCHINATO – “Credici, Marco!, Marco, daje, non mollare!”. É la fine del secondo set e Marco Cecchinato si trova avanti 5 a 2 dopo aver tenuto con autorità il turno di battuta a 15, con l’atteggiamento da top-player e non da numero 119 del mondo, come recita l’attuale classifica. Dall’altra parte della rete il canadese Milos Raonic, attuale n. 10 del ranking e già un esperto top-player, nonostante la sua giovane età. Marco, 23 anni e seconda partecipazione al torneo romano, aveva conquistato la sua prima vittoria Atp appena un mese fa, nel torneo Atp di Bucarest contro il cipriota Marcos Baghdatis; e oggi, al Foro Italico, davanti al pubblico di casa, avrebbe potuto conquistare la sua vittoria più bella, dopo aver giocato alla pari con un top-ten per 2 ore e 10 minuti. A fare la differenza sono stati una manciata di punti al terzo, un po’ di braccino e la maggiore esperienza di Milos. Resta comunque un match da incorniciare, dove spicca l’eccezionale varietà di colpi di Marco, che tra passanti lungolinea di rovescio a una mano, volèe e splendidi back ha incantato il Centrale e ha mandato in confusione il picchiatore canadese. Se le premesse sono queste, e se è vero che gli italiani maturano tardi, è una prestazione che fa ben sperare per il futuro di Marco.

LA CRONACA – Il match è equilibratissimo fin dal primo set, deciso da un solo break, a 15, nel quinto gioco. Milos picchia dal fondo e serve bene, anche se in modo un po’ discontinuo, tentando spesso anche le discese a rete per chiudere il punto – un elemento che il canadese ha sviluppato solo nell’ultimo periodo. Marco fin dall’inizio sa cosa fare: tentare di arginare la potenza dell’avversario con la sua varietà di gioco, disturbarlo con back e palle tagliate e, quando possibile, tentare il colpo vincente. Raonic chiude 6 a 4, dopo aver annullato ben tre palle break che potevano riaprire il set.

Nel secondo parziale Marco parte con un piglio più deciso, supportato a gran voce dal folto pubblico degli Internazionali: tiene prima il servizio poi breakka a 30 grazie anche a uno splendido passante di rovescio lungolinea. Da qui pare inarrestabile: tiene il servizio prima a 0, poi a 30 e quindi a 15, ritrovandosi 5 a 2 pochi minuti dopo, con l’occasione di servire per il set. Milos tiene il servizio, dopo aver recuperato da 0-30: 5 a 3. Al momento della verità, Marco ha un po’ di braccino e combina disastri: due dritti affossati contro la rete e una risposta fulminante di Milos concedono al canadese tre palle del controbreak. Il tennista di Palermo riesce ad annullare le prime due grazie a due ottime soluzioni di rovescio, ma sbaglia ancora alla terza occasione: 5 a 4. Milos ha l’occasione di riportarsi in parità, ma il pubblico ci crede ancora e incoraggia Cecchinato, che approfitta forse di un momento di eccessiva tranquillità dell’avversario per salire 15 a 40; Raonic sale a 30, ma con un dritto affossato a rete concede il parziale e la speranza al giovane italiano. Anche il terzo set rimane equilibratissimo, deciso purtroppo, come il primo, da un solo break, sul 3 pari, a 30, a causa di due errori di Marco, comprensibilmente più stanco. Sul 5 a 4 e servizio Raonic, l’azzurro fa l’ultima piccola magia, e con un passante magnifico di rovescio e una volèe sbagliata del canadese, si porta 0-40 con tre occasioni di break. Milos però è lucido e le annulla grazie al servizio, per poi chiudere il match alla prima possibilità.

SCONFITTA AMARA PER CARUSO – Partita incolore, invece, per il tennista siracusano Salvatore Caruso, 23 anni e n. 251 del mondo, che non ha mai messo in difficoltà la promessa aussie Nick Kyrgios: 6-1 6-2 in circa un’ora di gioco. “Non ho espresso il mio tennis e questo mi spiace molto – ha confessato Salvatore in conferenza stampa. “Molte persone della mia terra, la Sicilia, erano venute fino a qui per sostenermi, e non ho regalato loro una gioia. Ma ci saranno altre occasioni”, ha promesso. “Voglio disputare partite importanti come quella di oggi e fare sempre meglio. Il mio obiettivo a lungo termine? Diciamo la top-50”.

IL SOLITO FOGNINI

Dopo Marco Cecchinato il torneo di Roma perde anche Fabio Fognini. Il ligure sciupa due set point nella seconda frazione e si arrende con il punteggio di 6-1 7-6 a Guillermo Garcia Lopez. Peccato perché Fabio pur non giocando bene stava riuscendo a far girare la partita prima di commettere due errori banali che gli hanno fatto perdere la testa.

SEPPI, UNICO SOPRAVISSUTO

L’unico azzurro ad uscire indinne dal lunedí romano é Andreas Seppi. L’altoatesino, sostenuto dal calore del Pietrangeli, ha piegato in due set il bombardiere canadese Vasek Pospisil regalandosi un secondo turno imperdibile contro Richard Gasquet.

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