Nessuna sorpresa nella seconda giornata di terzi turni femminili: come da copione, dopo le vittorie di Svitolina, Osaka e Sevastova, si impongono anche Serena Williams, che riporta alla realtà il sogno della giovanissima Dajana Yastremska, 18 anni e n. 57 del mondo, imponendosi con un secco 6-2 6-1 in poco più di un’ora. Agli ottavi di finale la sette volte campionessa degli Australian Open cercherà di vendicarsi della sconfitta subita dalla sorella maggiore contro la n. 1 del mondo Simona Halep, oggi particolarmente centrata ed efficace al servizio contro una Venus altalenante e incapace di reggere il ritmo: 6-2 6-3 il risultato finale. Troppo superiore il peso di palla di Serena, lucidissima dall’inizio alla fine, per essere infastidita dalla giovane avversaria, esecutrice di Samantha Stosur e Carla Suarez Navarro. Bel momento di sport alla fine del match, quando Serena consola Yastremska, cresciuta con il mito della statunitense, sull’orlo delle lacrime: “Hai fatto benissimo, sei stata brava. Non piangere”. Più tardi ha detto di lei: “Al momento della stretta di mano ho notato che era molto triste. Ma questo dimostra che era lì contro di me non solo per giocare, voleva davvero vincere. Mi piace vedere in lei questo atteggiamento, penso sia un vero talento”.
Serena consoles Dayana Yastremska after a straight set win over the 18 year old pic.twitter.com/1PBTDf50Ie
— CJ Fogler (@cjzero) January 19, 2019
FINALMENTE, GARBINE! – Bene anche la statunitense Madison Keys, 23 anni e n. 17, che lascia cinque giochi alla belga Elise Mertens e si regala un ottavo contro l’ucraina Elina Svitolina. In tarda mattinata una Garbine Muguruza finalmente tornata in grande spolvero è brava a chiudere in due set contro un’altra tennista “ritrovata” in questi primi scampoli del 2019, la svizzera Timea Bacsinszky, che ha dato molto filo da torcere all’avversaria fino a metà secondo set, per poi cedere con il risultato di 7-6(5) 6-2 in poco meno di due ore. Una lotta intensissima e avvincente, dove l’iberica ha avuto il merito di sbagliare poco, soffrire punto su punto e aspettare l’occasione giusta, in virtù della sua maggiore potenza, senza commettere troppi gratuiti. Dall’altra parte della rete, è impossibile non elogiare la strenua difesa dell’elvetica, pronta a correre su ogni palla e molto vicina a girare in suo favore l’ago della bilancia dell’incontro. Se continuerà così, al Roland Garros sarà una pericolosissima mina vagante. Il successo di oggi conferma Muguruza, vincitrice di Wimbledon e del Roland Garros e oggi n. 18 del mondo, come una delle potenziali “outsider” – se così si può definire una campionessa del suo calibro – di questo Slam, dopo lunghi mesi di appannamento. Al prossimo turno Muguruza sfiderà Camila Giorgi o Karolina Pliskova, in un match che comunque vada ha tutti i requisiti per essere una avvincente battaglia, questa volta tra “attaccanti” pure.
Cronache femminili Australian Open 19 gennaio – Prima Parte
Australian Open (Melbourne, cemento, $59.687.000) – Tabellone – Terzo turno:
[4] N. Osaka vs [28] S.W. Hsieh 5-7 6-4 6-1
[13] A. Sevastova b. [21] Q. Wang 6-3 6-3
[17] M. Keys b. [12] E. Mertens 6-3 6-2
[6] E. Svitolina b. S. Zhang 4-6 6-4 7-5
[16] S. Williams b. D. Yastremska 6-2 6-1
[1] S. Halep vs V. Williams 6-2 6-3
T. Bacsinszky vs [18] G. Muguruza 7-6(5) 6-2