Ma che cos’è, davvero, il meldonium?

Che effetti ha la sostanza per cui Maria Sharapova rischia fino a 4 anni di sospensione? Perché è ritenuto doping solo dal 2016? Quali sono gli altri sportivi trovati positivi?

[tps_title]Le origini del meldonium[/tps_title]

La sostanza viene prodotta in Lettonia dalla casa farmaceutica Grindecks dagli anni Ottanta. Il suo inventore, un ricercatore di nome Ivars Kalvins, aveva scoperto questa molecola negli anni Settante, mentre era a caccia di un prodotto che potesse accelerare la crescita degli animali, come i maiali. Scopri una molecola denominata Meldomium. Oggi il farmaco è uno dei prodotti più esportati in Lettonia, per un giro d’affari di 150 milioni di euro all’anno. Può essere acquistato in farmacia senza prescrizione medica, se le dosi non sono troppo massicce.

Venduto in compresse e in punture, il meldonium è comunemente usato in medicina per trattare problemi legati al cuore come l’angina pectoris e l’infarto miocardico, ma anche per l’ischemia, che determina l’assenza di afflusso di sangue in un organo. Secondo la letteratura, può essere utilizzata come immunomodulatore e per il trattamento di malattie neurodegenerative e malattie broncopolmonari. Viene prescritta comunemente nell’Europa dell’Est e in Russia e non in altri Stati, come ad esempio in Europa e negli Stati Uniti, dove non è stata approvata dalla Food and Drug Administration.

La sostanza non è dunque stata creata per “sostenere” gli atleti, come ha ribadito il suo inventore Ivars Kalvins, ma i suoi effetti sulla performance sono stati scoperti ben presto dai medici e dalle federazioni e sin dagli anni Ottanta molti sportivi dell’ex URSS ne hanno fatto uso.

Una scatola di compresse di Meldronate.
Una scatola di compresse di Meldronate.
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