Nonostante le passate lamentele, manifestate più volte dal giocatore bulgaro nei confronti delle continue somiglianze che giornalisti ed appassionati gli evidenziano nel confrontarlo col campione svizzero, Grigor Dimitrov seguita ad essere paragonato, contro la sua volontà, a Roger Federer. Domenica scorsa, intervistato da Efe, la famosissima agenzia di stampa spagnola, Grisha ha tagliato corto sulla questione, a sua detta obsoleta, affermando di sentirsi stanco di questo argomento e stufo dei continui e ripetuti paragoni. “Questo fa parte del passato”, ha sentenziato il tennista slavo, che dal lontano 2012 si vede costantemente affiancato al suo idolo sportivo, pur sapendo di non essere riuscito ad emularlo al meglio, soprattutto nella costanza, nel numero di titoli vinti e nella completezza del repertorio. Già a Febbraio Dimitrov aveva lamentato più di un’insofferenza a trattare l’argomento riguardante i Fab Four. Loro praticano uno sport a parte –aveva affermato- i paragoni oramai non hanno senso. Non sono interessato a gareggiare con loro, perché so che l’età non gioca dalla mia parte. E sinceramente credo di non dover dimostrare più nulla a nessuno. “Parlando del futuro -riprende Grigor, che il 16 maggio compirà 27 anni- non so se ci sarà una generazione migliore e più continua di Rafael Nadal o Roger Federer. Non posso prevedere che cosa accadrà un giorno, posso solo riconoscere che sono due grandi giocatori che hanno segnato un’epoca”. Il bulgaro si sente fiducioso per il prosieguo di questa parte di stagione, totalmente dedicata alla terra battuta. “Mi piace sempre arrivare a Madrid con un po’ di anticipo -continua il tennista- ho collezionato bei ricordi qui. Amo molto giocare su questi campi e ritengo che il Mutua Madrid Open sia uno degli eventi più belli e ben organizzati della clay-season. La terra battuta madrilena risulta un po’ più veloce, quindi la preferisco perché è più adatta al mio gioco. Non vedo l’ora di salire sul campo”.
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Proprio ieri, Grigor Dimitrov ha scavalcato Marin Cilic nel ranking ATP, issandosi alla quarta posizione mondiale con all’attivo 4980 punti. A Madrid ne difende pochi, in quanto lo scorso anno uscì per mano di Dominic Thiem al terzo turno, dopo aver fallito la bellezza di 5 match-point. A Roma, invece, perse subito al primo incontro da Juan Martin Del Potro, mentre ai French Open si fermò al terzo. Fino all’estate su cemento americano non ha un punteggio cospicuo da difendere, perciò potrebbe migliorare ulteriormente il best-ranking se riuscisse ad esprimersi al meglio sulla terra battuta e in particolare sull’erba inglese, superficie a lui sicuramente congeniale per caratteristiche e modalità di gioco. Nella serata di oggi debutterà sull’Arantxa Sanchez Stadium, contro Milos Raonic, alla caccia del secondo ottavo di finale consecutivo nella capitale spagnola.