Alexander Zverev, è ufficialmente qualificato alle Atp Finals 2017, che si terranno, come da consuetudine ormai dal 2009, a Londra, alla O2 Arena, dal 12 al 19 novembre. La qualificazione aritmetica, arrivata a 6 settimane dal via del torneo, è giunta grazie alla vittoria nella mattinata italiana contro Andrey Rublev, Next Gen russo che agli Us Open è arrivato ai quarti di uno Slam per la prima volta, anticipando proprio il #4 tedesco in un piazzamento del genere in un Major. Prossima fermata: semifinale al China Open, che si tiene sui campi indoor di Pechino, contro Nick Kyrgios, giustiziere di Steve Darcis, con il quale aveva dato vita ad una grande sfida terminata al 5°, vinta sempre dall’australiano, in Coppa Davis lo scorso mese.
ANNO D’ORO- Per il terzo classificato della “Race to London”, dopo, ovviamente, Rafael Nadal e Roger Federer, si tratta della prima partecipazione alla competizione più prestigiosa della stagione tennistica, dopo gli Slam, naturalmente. Il titolo di “Maestro” del circuito in carica, lo detiene Andy Murray spodestato dalle Leggende viventi, che inoltre ha vissuto una stagione travagliata, abdica insieme al 5 volte campione, Novak Djokovic. Un’opportunità importante per i giovani, per Federer, ma soprattuto per Rafa, che potrà andare alla caccia dell’unico sigillo che gli manca in quel di Londra, sede sicura almeno fino al 2018, senza particolare concorrenza. Eccetto uno: Alexander “Sascha” Zverev, figlio d’arte dell’ex rappresentante in Davis dell’URSS, Aleksandr Michajlovič, e attuale numero 4 al mondo, dietro i due GOAT e lo scozzese citato poco fa. Un anno d’oro per il fratello di Mischa Zverev, vincitore di ben 5 titoli, tra cui 2 titoli Master 1000, ad appena 20 anni: un predestinato. Per il tennista di Amburgo un anno da incorniciare, e pensare che giusto un anno fa vinceva il suo primo titolo Atp a San Pietroburgo, peraltro contro un certo Stan Wawrinka, ma che, ad un anno esatto, il mondo ha scoperto un futuro #1 al mondo, anche al netto delle opinioni dei suoi colleghi. Innegabile non elogiare un giocatore che sta bruciando le tappe, un classe ’97 che quest’anno ha vinto due 25o, uno a Montpellier, contro il padrone di casa, Richard Gasquet, e l’altro in casa, a Monaco di Baviera, prima di concludere una grande annata sulla terra rossa: l’Atp 1000 di Roma contro Nole, nell’unico squillo del serbo, in una finale dominata dal tedesco e finita per 6-4 6-3 in suo favore. Un periodo anonimo negli Slam, con il 4° turno a Wimbledon come miglior risultato nei Major, ma si dia tempo a Sascha, d’altronde anche a livello giovanile ha perso le finali del Roland Garros e Us Open, prima di conquistare nel 2014 l’Australian Open, e ovviamente la prima posizione. L’estate americana però, ha consacrato il tennista di origine russa, con le vittorie nel 500 di Washington, per poi confermarsi nel 1000 di Montreal, battendo in semifinale, in una sfida che si vedrà spesso in futuro, Denis Shapovalov, altra piacevole scoperta dell’anno corrente, e poi l’idolo Roger Federer, diventando il primo giocatore da David Nalbandian nel 2007, a vincere più “mille” in una stagione al di fuori dei Fab Four. Inoltre, per non farsi mancare nulla, il successo sempre a Montpellier in doppio con il fratello, più una finale persa sia in singolo che in doppio, entrambe ad Halle. In totale per il tedesco, sono 3 le finali che ha perso in ambedue le specialità, con l’ultima in singolare persa da Federer in territorio tedesco, sull’erba del Gerry Weber Open, quindi terra di conquista per The KIng: senza quella sconfitta, oggi, Zverev, avrebbe 6 titoli conquistati nel 2017, uno in più rispetto ai primi due della classe.
DALLA O2 ARENA DI PRAGA, A QUELLA DI LONDRA- Per Sascha sono 6 i titoli conquistati fino ad oggi in carriera, ma il bagaglio di esperienza che ha già con sé, ad appena 20 anni, è notevole. Già numero 4 al mondo, ha battuto due volte il suo idolo, giocando e battendo i migliori colleghi e dando vita a grandi battaglie contro i giovani della Next Gen: a proposito, deciderà di partecipare anche al Master di Milano?. Ultima esperienza, la Laver Cup di qualche settimana fa, nel team Europa, vincitore al termine di una rimonta quasi subita, ma sventata dal solito, eterno, Roger, che ha rovinato i piani del Resto del Mondo, sconfiggendo al super tie-break Kyrgios. Ma anche il tedesco ha fatto la sua parte, con due vittorie su altrettanti match giocati, rispettivamente contro Shapovalov, di nuovo spettacolo tra i due, e Sam Querrey, mostrando padronanza e controllo nei colpi. Un’esperienza importante, di cui il tedesco ne farà tesoro, soprattutto nello gestire i match , grazie anche ai consigli di leggende viventi del tennis, che per sua fortuna erano nel suo team. Una stagione pazzesca dunque, che hanno permesso al 20enne di entrare già nell’Olimpo del tennis, starà a lui continuare su questa strada. Ma intanto, il numero 4 al mondo, dopo l’esperienza nella moderna O2 Arena di Praga, si appresta a vivere altre emozioni forti in quella londinese, teatro di grandi eventi. Per lui si tratta di un ritorno, dato che due anni fa, Zverev, giunse nel futuristico impianto per ritirare il premio di miglior giovane del circuito, ATP Star of Tomorrow Award presented by Emirates, ma che nel mese di novembre avrà l’onore di giocare in una struttura così spettacolare e moderna. “Penso che sia ottimo per qualunque giocatore qualificarsi per un prestigioso evento che abbiamo a Londra“, disse in quell’occasione il tedesco. “È davvero un premio per tutti i giocatori che dimostrano di essere stati tra i migliori giocatori, non solo per una o due settimane in un anno, ma sei stato uno dei migliori giocatori per tutto l’anno . È qualcosa di speciale. Questo è un successo straordinario per me, e penso anche per tutti gli altri ragazzi.” Nell’arco di due stagioni, quel giovane che nel 2015 commentava da “visitatore” di quella meravigliosa e coinvolgente arena, oggi si appresta a parteciparvi, e dichiara: “L’atmosfera è incredibile a Londra. Sono stato lì per il premio che ho ottenuto due anni fa. Quindi speriamo che sia simile a quello. So che sarà un evento molto speciale per me. ” In attesa del Master finale, per il tedesco ci sono altri tornei a cui partecipare, magari da vincere, incrementando già il proprio palmares a 20 anni, in attesa del salto di qualità nei tornei importanti: che avvenga già a Londra?