La prima semifinale del torneo di Wimbledon vede scendere in campo Roger Federer, la storia di questo torneo, e Milos Raonic, uno che vorrebbe iniziare a scriverne qualche pagina. I precedenti dicono 9-2 in favore dello svizzero, ma Raonic ha vinto l’ultima sfida. Era il gennaio di quest’anno, finale del torneo di Brisbane. Il canadese è riuscito a replicare l’impresa, nonostante le premesse non siano state delle migliori.
BOMBARDAMENTO – La partita inizia con entrambi al servizio che mantengono con relativa facilità il servizio. Il primo scossone del match si ha nel quarto game quando, con Federer al servizio e in vantaggio per 30-0, il canadese infila tre punti consecutivi, fino a guadagnare una palla break. Lo svizzero, che nello scorso match non aveva commesso alcun doppio fallo, sbaglia entrambi i servizi ora, consegnando il break al suo avversario. Nonostante questo, nel game successivo cerca di riprendersi il maltolto, recuperando anch’esso da un parziale di 30-0 per il suo avversario. Dopo la seconda parità, Raonic infila un ace, con cui va al cambio campo sul punteggio di 4-1. Nel settimo gioco, Federer prova ancora a riprendersi il servizio, ma deve fare i conti con il supersonico servizio del canadese, che arriva a toccare punte di 230 km/h. Il 25enne di Podgorica finalizza il break ottenuto in precedenza nel nono game, conquistando il primo set, neanche a dirlo, grazie a un ace sul set point
PUNTO DI SVOLTA? – Nel secondo set le cose non cambiano molto. Si scambia poco, come del resto accade nella maggior parte dei match che vedono in campo il canadese, e Federer non riesce a mettere in difficoltà il suo avversario. In particolare il rovescio dello svizzero non sembra dare troppe sicurezze anche se alla fine compensa con giocate a rete. Nel settimo gioco il servizio aiuta l’elvetico quando le cose stavano per complicarsi, issandosi sul 4-3. Si arriva sul 5-4 con Raonic che serve per rimanere nel set, e per la prima volta sembra che qualcosa possa andare storto per il tennista d’oltreoceano.
LOTTERIA – Con due gratuiti va sotto 0-30 e un doppio fallo consegna la prima chance di break della partita al tennista svizzero. Raonic si aggrappa a servizio per annullare le tre palle break, ma Federer con un sontuoso rovescio lungolinea ne trova un’altra, stavolta vanificata a causa di un rovescio steccato. Alla fine la spunta Raonic, in un game che poteva risultare decisivo per le sorti dell’incontro. Si arriva al tie-break senza ulteriori scossoni. Si va al primo cambio campo senza minibreak. Il primo ad andare avanti è Federer che brekka Raonic e si issa fino al 6-3, con altri 3 set point a disposizione. Un rovescio largo di Raonic gli consegna il parziale alla 5 occasione totale disponibile.
SORPASSO – Match che nel terzo set inizia a diventare monotono, certamente non per i valori espressi in campo, bensì per l’andamento. Da una parte Raonic, che con il servizio tiene facilmente il servizio, dall’altra Federer, perfetto al servizio, ma poco aggressivo in risposta. Il primo acuto del set arriva nel settimo game, con lo svizzero che passa avanti, grazie a un rovescio steccato malamente dal suo avversario. Per lui la strada pare essere tutta in discesa verso la conquista del suo secondo set. Raonic sembra essere frettoloso nel chiudere gli scambi e spesso ciò lo porta ad andare fuori giri con i suoi colpi. Due game più tardi, in pochi secondi, Federer conquista il set, vincendo il game a 0 e chiudendo con un ace.
QUANTE OCCASIONI! – Si arriva alle due ore di gioco nei primi game del quarto set, con entrambi i giocatori che mantengono i rispettivi turni di battuta. Le statistiche mostrano un Raonic comunque molto falloso, con moltissimi errori non forzati in più del suo avversario odierno. La trama di gioco sembra ormai essere chiara, con lo svizzero che cerca il momento giusto per brekkare senza troppo esporsi durante i propri turni di servizio. Nel quinto gioco arrivano due palle break proprio per lui: la prima è annullata grazie a una buona prima di Raonic, mentre sulla seconda è un errore di Federer a graziare il canadese. Alla fine è il tennista d’oltreoceano a spuntarla.
L’EPILOGO – Lo svizzero è molto solido al servizio e si porta sul 4-4 senza difficoltà di sorta. Un diritto fuori misura del canadese, non certo il primo, dà a Federer la possibilità di andare a servire per il match, ma una prima di servizio successiva, al corpo, rimette le cose in parità. È solo il servizio a tenere a galla Raonic, che quando scambia, spesso e volentieri spedisce la pallina fuori o sul nastro. Sopra 40-0 nel dodicesimo game, Federer si complica la vita con due doppi falli, fino a concedere per ben tre volte la possibilità all’avversario di conquistare il set. Raonic finisce in bellezza, passando l’elvetico a rete.
IL SET DECISIVO – Riparte il bombardamento sul Centrale: il canadese sembra aver trovato nuova linfa dopo la vittoria del quarto set con servizi che rasentano i 230 km/h. Nel quarto game succede di tutto: Federer e concede una palla break, la salva ma alla fine cede il turno del servizio al canadese che si issa 3-1 e servizio. Raonic non sembra avvertire la pressione e tiene il proprio servizio con molta tranquillità. Lo svizzero si appresta a servire per allungare il quinto set, ma può poco nel turno di servizio successivo del canadese, con palle nuove tra l’altro, che chiude e si aggiudica la prima finale in carriera.
M. Raonic b. R. Federer 6-3 6-7 4-6 7-5 6-3