Nel ballo delle debuttanti prevale Simona Halep, Williams non delude le aspettative

In un intervista pre-partita a Eugenie Bouchard viene chiesto di Serena. Lei risponde senza dubbi che per lei è una grande tennista, la più grande di tutti i tempi. Misurarsi con lei e con il suo gioco molto aggressivo sarà un grande banco di prova, per vedere realmente il livello del proprio gioco. È convinta che non sarà l’unico match difficile del Gruppo Rosso: difatti già oggi ha dovuto affrontare la romena Simona Halep, che l’ha sconfitta con il punteggio di 6/2 6/3. Gli scontri diretti erano stati vinti uno per ciascuna. L’altra partita disputata precedentemente ha visto il trionfo, prevedibile, di Serena Williams ai danni della serba Ivanovic. Infatti in un’ora e 20 minuti la mette al tappeto con il punteggio di 6/4 6/4.

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Nel primo set, la tennista a stelle e strisce parte subito a 1000, trovando per prima il break di vantaggio, portandosi sul 3/1. Complice qualche errore di troppo al servizio e una serie di sfortunati eventi nel fatidico settimo gioco. Infatti un doppio fallo e un nastro maligno della serba, rimettono il conto dei break in perfetta parità. Nel decimo game, però, la serba deve concedere due palle set, e alla seconda occasione utile Williams fa suo il primo set.

Si riparte sulla falsa riga del primo con due break consecutivi, uno per parte, ma nel complesso si tratta di un avvio equilibrato. Si procede on-serve fino al 5/4 Williams quando Ivanovic serve per rimanere nel set. Proprio in questo gioco Serena Williams, alla prima palla break, vince il match che la porta in testa alla classifica del girone in attesa della seconda partita.

Il match tra Bouchard e Halep sulla carta è molto più equilibrato. Infatti entrambe si sono qualificate senza vincere tantissimo quest’anno ma hanno giocato tornei importanti, finale a Parigi per la Halep e finale a Londra per la Bouchard, oltre alle semifinali agli AO e al Roland Garros.

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Si parte dopo un intenso riscaldamento prende il via il secondo match della giornata. Al servizio parte proprio la canadese che parte subito forte, con due prime pesanti che le consegnano i primi due punti. Poco dopo la romena alza il ritmo e, ai vantaggi, riesce a portare a casa il game, dopo che Bouchard ha commesso già un doppio fallo e ha concesso una palla break. La canadese non molla e si procura subito due palle break, che Halep prontamente annulla. In quest’inizio Bouchard è aggressiva ma allo stesso tempo poco precisa. Per due game la romena recupera dal 15/40 dimostrando una certa solidità mentale.

Nel game successivo la Bouchard commette un ulteriore pasticcio, commettendo un doppio fallo sulla palla break, facendo attestare il risultato sul 3/0 Halep. Continua a sbagliare, colpendo malissimo con entrambi i colpi. Ora la romena è in fiducia e conquista un’altra palla break, questa volta annullata dalla canadese. Bouchard riesce con uno splendido rovescio vincente a conquistare il suo primo game della partita. Finalmente la canadese prende un po’ di coraggio e conquista punti anche a rete. È evidente come Halep abbia colpi meno potenti della canadese, ma oltre a essere più continua, è brava a lavorarla ai fianchi, aprendosi dunque il campo. Halep riesce a vincere senza difficoltà il game decisivo del primo set e se lo aggiudica con il punteggio di sei giochi a due.

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Nel secondo set Bouchard entra in campo con un piglio diverso e riesce a vincere il suo game di servizio e comincia persino a farsi minacciosa nei suoi turni di risposta. Halep non è da meno ed è la prima a piazzare il break nel terzo gioco. Senza problemi mantiene il servizio così come la canadese nel game successivo. Sbaglia tantissimo Bouchard in impostazione e cede un game in risposta con quattro errori, di cui tre non provocati. Al servizio si salva con una prima efficace ma sono ancora tanti gli errori. Bouchard riesce nell’ottavo gioco a mettere in difficoltà Halep, che con una buona prima riesce comunque a portarlo a casa. La canadese appare un po’ contratta e fuori tempo forse per la giovane età, forse per l’inesperienza. Fatto sta che nel peggiore dei modi, con un doppio fallo, chiude la partita.

Di Simone Marasi

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