Jo-Wilfred Tsonga: migliorarsi, sempre!

Jo-Wilfred Tsonga ha sorpreso tutti, ancora : 4 titoli stagionali, l'ultimo ad Anversa, ieri, contro Diego Schwartzman. Come rinnovarsi e vincere, ogni anno

Appena un mese fa, il sottoscritto scriveva di un Tsonga che era riuscito a risorgere dalle ceneri in Coppa Davis, contro Dusan Lajovic, rimontando da 1 set a 0 sotto, portando la sua Francia a giocarsi il 10° titolo per la terza volta in 4 anni. Una prova di carattere, come spesso accaduto nel corso della sua carriera, ribaltando match compromessi, risorgendo anche dai suoi stessi problemi, come gli infortuni che ne hanno minato una carriera. Il tennista transalpino, come spesso accaduto da quando è nel circuito ATP, vive di periodi incostanti, sparendo per un po’, privo di risultati brillanti, prima di fare exploit, soprattutto negli Slam, o appunto, come citato appena sopra, con la sua nazionale. Un giocatore che ama la folla, essere trascinato dal pubblico, e viceversa farlo di divertire, per rendere i match spettacolari. Nel corso della carriera ha raggiunto importanti risultati, anche nei Major, come la sorpresa nel 2008 a Melbourne, unica finale Slam, oppure le semifinale in casa al Roland Garros e Wimbledon. Ma proprio nell’anno in cui ha fallito nei tornei più importanti, ha conquistato più trofei rispetto alle annate migliori: il 2017 è il suo anno migliore?

ANNO MIGLIORE?- Come scritto in precedenza, “Ali” non ha certo brillato negli Slam: fatta eccezione per i quarti agli AO, arriva l’uscita di scena al primo turno contro Renzo Olivo al Roland Garros, il dramma a Wimbledon perdendo al 5°, in 10 minuti,  al ritorno in campo il giorno dopo la sospensione, contro Sam Querrey al terzo turno e l’eliminazione allo US Open contro Denis Shapovalov al secondo turno. Ma per il tennista “Most Improved 2008” la stagione non è stata da buttare, anzi: se è vero che dal 2011 al 2015 era sempre arrivata almeno una semifinale Slam, ad eccezione del 2014, mai, il tennista classe ’85 aveva vinto 4 titoli in una stagione. S’è vero che gli anni migliori si sono incentrati tra il 2009 e il 2012, quello che sta per concludersi, non è da meno: il tennista di Le Mans, in quegli anni, prima del 2017, aveva vinto più titoli in una stagione, e precisamente nel 2009, con la vittoria di tre titoli, rimanendo poi a secco l’anno dopo.  Nel 2011 ha vissuto un’altra grande annata, in cui gli è mancata la freddezza in tante finali, ben 4 perse, tra cui dell’ATP Finals contro The King, portandone a casa solo due. Nel 2012 aveva eguagliato il record precedente, sommato, soprattutto, alla medaglia d’argento raggiunta alle Olimpiadi di Londra in coppia con Michaël Llodra, perdendone, inoltre, altre due, raggiungendo persino la posizione #5. Ma l’ultimo trofeo degno di nota prima di quelli di questa stagione, era stato quello di Toronto del 2014, secondo ATP 1000 in carriera dopo Parigi-Bercy del 2008.  E poi, il grande ritorno di quest’anno, dopo l’annus horribilis del 2016, privo di successi e ricco di infortuni, riuscendo comunque ad avanzare negli Slam, lottando soprattutto a Wimbledon. Dopo l’ultimo successo, che risaliva al settembre 2015  a Metz, con il 3° sigillo in Francia, sono arrivati i titoli prima a Rotterdam, bissando la settimana dopo a Marsiglia, con il tris dopo la finale persa del 2014, per poi vincere ancora in Francia, a Lione, lo scorso maggio contro Tomas Berdych. Ed infine l’ultimo successo, arrivato ieri in Belgio, ad Anversa, contro Diego Schwartzman, “terraiolo” di nascita migliorato tantissimo quest’anno, per 6-3 7-5. Un ATP 250 che già l’anno scorso era sfuggito all’argentino, sempre contro un francese: Richard Gasquet. Con la vittoria di ieri, Jo, è quarto nella speciale classifica dei successi ATP del 2017, dietro solo ai ritrovati Rafael Nadal e Roger Federer, e l’astro nascente Sascha Zverev. Un anno meraviglioso, mai così redditizio, vincendo ogni finale disputata, come nel 2009, ma aumentando il proprio bottino personale in una singola stagione e migliorando il proprio palmares: 16 titoli in bacheca per il transalpino.

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MIGLIORARSI, SEMPRE!- Il miglior tennista d’oltralpe del XXI secolo ha avuto la capacità di sapersi ritrovare, di non abbattersi e di rimettersi in discussione, anche a 32 anni. Ormai il tennis non è più una questione d’età, come mostrato quest’anno da Federer, ma anche in passato da altri tennisti, che grazie alla passione che nutrono nei confronti di questo sport, continuano a giocare, migliorarsi e vincere! Una stagione pazzesca, in cui Jo-Wilfred ha avuto il merito di ripartire dal basso, dai tornei ATP 250, sin dall’inizio, consapevole di non essere ancora al 100% dopo i problemi al ginocchio di fine 2016. Se nei Major e nei 1000 sono arrivate delusioni, non si può dire la stessa cosa nei tornei minori, vinti, dominando e sbaragliando la concorrenza. Successi che non solo hanno incrementato il bottino, ma danno ancora la speranza al francese di credere in una qualificazione, difficile, molto, ma comunque ancora possibile alle prossime Finals, grazie alla posizione #15 occupata sia nel Ranking che nella Race to London. Non resta da capire come si concluderà la stagione del talento di Le Mans, se riuscirà ad andare alla O2 Arena e se porterà a casa la tanto agognata Coppa Davis con la Francia. Al momento, i numeri sono dalla parte del francese, ma forse gli scarsi risultati nei tornei maggiori screditano il suo 2017. A fine stagione, la definitiva sentenza. E voi cosa ne pensate? Intanto (re)-bonne chance “The Greatest”!

0 comments
  1. Non x per fare polemica,mq quali sono I 4 titoli di tsonga?E gli avversari?Una volta lottava x vincere un 1000 o addirittura uno Slam e mi sembra che quest’anno non sia mai stato competitivo in nessun torneo importante!

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