Il tennis perde la sua “Maga”. Grazie di tutto Aga.

Agnieska Radwanska a soli 29 anni si ritira dal tennis giocato, causa i troppi infortuni che di recente l'hanno tormentata. Giocatrice più unica che rara, così come il suo personaggio: ci mancherai Aga, eccome se ci mancherai.

E’ da sempre soprannominata la “Maga” Agnieska Radwanska, tanto stupefacente era ciò che su di un campo da tennis sapeva mostrare. Il circuito WTA dalla prossima stagione però non vedrà più le magie della tennista polacca che a soli 29 anni ha deciso di appendere la racchetta al chiodo, tormentata da continui problemi alla schiena e dal recente infortunio al piede che nessuna cura ha saputo risolvere.

” Dopo 13 anni di tennis ad alto livello, ho deciso di concludere la mia carriera. Non è stata una decisione facile, sono grata per tutti gli speciali ricordi, compresi i 20 titoli WTA, la vittoria al Masters di Singapore, una finale di Wimbledon e molti altri. Sfortunatamente non sono più in grado di allenarmi e giocare come ero abituata e negli ultimi tempi il mio corpo non riesce a stare al ritmo delle mie aspettative. Tenendo in considerazione la mia salute e i carichi di lavoro che richiede il tennis professionistico, devo arrendermi al fatto che non sono più in grado di spingere il mio corpo ai limiti richiesti”.

UNA CARRIERA AL TOP ED IL RIMPIANTO SLAM  Queste le parole con le quali Aga mette fine ad una carriera vissuta sempre sul filo del rasoio da quando nel 2007 vince il suo primo titolo WTA a Stoccolma diventando la prima tennista polacca a riuscirvi. Una carriera partita con il turbo già dal circuito juniores dove conquista due titoli Slam, il Roland Garros e Wimbledon. Tra i professionisti però Aga non è mai riuscita nell’impresa di portare a casa un titolo Major e proprio questo resta il suo più grande rimpianto, nonostante i quaranta titoli WTA tra cui un Master e tre Premier Mantadory. Nel 2012 viene sconfitta in finale a Wimbledon da Serena Williams ma la vera grande occasione la stecca, sempre nei Champioship, l’anno seguente quando si fa sconfiggere in semifinale dalla tedesca Sabine Lisicki con Serena fuori e con Marion Bartoli ad attenderla all’atto finale. E’ stata n.3 del mondo e dal 2008 al 2016 il suo nome è apparso stabilmente nella top ten WTA, un carattere poco cinico e cattivo sul campo le è costato quel salto di qualità mai avvenuto e quei traguardi che l’avrebbero consacrata tra le leggende del tennis mondiale.

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UN TENNIS UNICO COME LA SUA PERSONALITA’ Nulla di tutto ciò però potrà mai cancellare quello che è stata Aga per il tennis moderno femminile, con il suo gioco di fioretto, i suoi slice, le sue smorzate, quella sua capacità di accartocciarsi su se stessa trovando gli angoli più lontani, i punti più imprendibili e spettacolari.

Agneska è stata eccellente interprete di quel gioco “vintage” che in un circuito popolato sempre più di picchiatrici monotone è merce rara e delizia per gli occhi. Era la regina dei tocchi di fino con un’estrema sensibilità della mano ed un timing perfetto, nel fisico era leggerina, mingherlina ed estremamente femminile. Non aveva né una grande potenza, nè un colpo esplosivo e colmava queste lacune grazie ad una straordinaria intelligenza tattica con la quale era solita tessere una ragnatela al gioco avversario in cui la mal capitata finiva per restare incastrata senza via di scampo. Per questo nel circuito la chiamavano “la professoressa”.

Inutile dire quanto il suo tennis, più unico che raro, mancherà nel circuito ma non solo quello. Aga è tra i personaggi più interessanti ed originali che il tennis abbia mai avuto, discreta e mai banale le è sempre piaciuto mostrarsi femminile e la sua avvenenza fisica non è di certo passata inosservata. Nel 2013 posò nuda per una rivista americana che si occupava di sport e benessere e con foto nemmeno troppo esplicite, quanto sufficienti però per venire espulsa dall’associazione cattolica “Crociata dei giovani” della quale era orgogliosa ambasciatrice. Non ha mai mancato di testimoniare la sua grande fede cattolica, dichiarandosi credente praticante e partecipando alla campagna “Non mi vergogno di Gesù”.

Nel 2017 si è sposata con il collega connazionale Dawid Celt e magari senza tennis si potrà dedicare completamente alla vita famigliare.

Dispiace sia finita così, Aga. Ci mancherai, buona fortuna.

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