La donna è mobile recitava il Duca di Mantova e, in mezzo alle nostre tenniste, il Nobile Sornione oggi si troverebbe veramente a suo agio, considerati i continui interscambi di posizioni che le giovani pulzelle operano nei piani alti della WTA. Simona Halep, stabilmente in vetta alla classifica da oltre un anno, per non perdere il primato deve cercare di arrivare il più lontano possibile in questo primo slam di stagione (come minimo in semifinale), per non rischiare di dover abdicare in favore di qualche altra pretendente che, al momento, le sta col fiato sul collo. Le avversarie più insidiose, dati alla mano, rispondono al nome di Sloane Stephens e Petra Kvitova, entrambe già qualificate al terzo turno e autrici di due prestazioni davvero convincenti oggi; la prima contro Time Babos, la seconda contro Irina Camelia Begu. Sia Sloane che Petra, a Melbourne, non hanno punti da difendere, in quanto lo scorso anno sono state sorprendentemente eliminate al primo turno. Quindi, quanti più match vinceranno tanti più punti metteranno in cascina, lunghezze che potrebbero valere lo scalpo più importante della carriera. Per la ceca sarebbe il coronamento di un sogno, lei che seppur campionessa slam non ha mai occupato il primo gradino mondiale. Per la statunitense significherebbe diventare la prima americana, dopo Serena Williams, a issare in vetta alla classifica la bandiera a stelle e strisce. Un’altra nuova (si fa per dire) numero uno potrebbe essere Angelique Kerber. L’attuale numero 2, però, in Australia difende la semifinale, perciò per raggiungere ancora una volta tale traguardo deve quantomeno confermarla, sperare in un fermo di Halep nei prossimi turni e augurarsi che Kvitova e Stephens non avanzino troppo. Ma l’impresa sarebbe assicurata ancor meglio se raggiungesse la finale e la vincesse, fatto che non appare inverosimile dato il buon livello di tennis che la tedesca sta esprimendo in queste ultime settimane. Ulteriore candidata al trono è Naomi Osaka, che a Melbourne Park difende il secondo turno. La giapponese sta giocando molto bene, nonostante la giovanissima età le tolga quel tantino di esperienza necessaria per affrontare con serenità la pressione delle aspettative su se stessa. Da numero 4 del mondo le basterebbe raggiungere la semifinale, ma dovrebbe augurarsi una debacle di Halep e Kerber e lo stop di Kvitova e Stephens alla prima occasione disponibile. Un po’ più difficile si presenta la corsa di Elina Svitolina, soprattutto dopo aver perso due posizioni a causa dell’uscita prematura dal WTA di Brisbane. La tennista di Odessa, tenuta a riconfermare i quarti di finale (suo migliore risultato in un major), per togliersi la soddisfazione di essere la prima ucraina a diventare numero uno del ranking, deve sperare in una sconfitta prematura di Simona Halep, arrivare in finale e dulcis in fundo vincerla, in particolar modo se l’avversaria opposta fosse Angelique Kerber, che in caso di vittoria la befferebbe sul più bello. Anche per Karolina Pliskova il cammino non si presenta in discesa. Per poter nuovamente agganciare la vetta, come 18 mesi fa, dovrebbe vincere il torneo e considerato che Halep potrebbe essere la sua avversaria ai quarti, se la battesse metterebbe davvero un’ipoteca importante su una sua ripresa della vetta. Al momento, ma solo al momento, resta esclusa dalla pole position Aryna Sabalenka, attuale numero 11. Affinché la bielorussa riesca in un progetto che sarebbe a dir poco eccellente, ovvero quello di raggiungere la posizione numero due, avrebbe necessità non solo di trionfare agli Australian Open, ma anche di sperare che tutte le altre top ten cadano come birilli (la Bertens è già out) e, infine, di giocarsi una finale con una tennista al di fuori della top 20, come Maria Sakkari per esempio. E’ vero che nel tennis nulla è mai scontato e che perfino Gaston Gaudio ha vinto il Roland Garros partendo dalla posizione numero 44 e trovandosi sotto di due set a zero; è vero altresì che Marion Bartoli ha conquistato Wimbledon quando nessuno ci credeva più (nemmeno lei) e la stessa atleta aveva già premeditato il ritiro, ma solitamente il primo slam dell’anno è quello che meno si presta ad eventi a dir poco apocalittici, perciò le previsioni sul destino di Aryna Sabalenka vanno rimandate di almeno di una settimana, presumibilmente fino alla vigilia dei quarti di finale.
Intanto la giornata di domani presenta due match davvero interessanti, se non altro sulla carta: Serena Williams contro Genie Bouchard e Garbiñe Muguruza opposta a Johanna Konta. Il primo servirà per testare ulteriormente i progressi della super campionessa slam; il secondo per capire se le due giovani picchiatrici hanno trovato la strada giusta per recuperare tennis, posizioni e fiducia, dopo un 2018 davvero disastroso per entrambe.
8 comments
È difficile dire anzitempo chi potrebbe vincere questo Slam.La Halep e la danese non le vedo favorite soprattutto per i lamentati problemi fisici. Le mie favorite restano la Kvitova e la Osaka.La ceca per il tennis che esprime meriterebbe di occupare la vetta della classifica…ho solo il timore che non regga queste temperature. La Osaka ha già dimostrato che se in palla può raggiungere ottimi traguardi.
Dopo oggi sembra certo che avremo una nuova numero uno.
Lo credo anch’io
Le mie amiche di tennis sanno che ho un debole per Naomi Osaka . Mi auguro prima o poi di vederla in vetta .
Sabalenka chiude L anno top 3
Se vince uno dei 4 slam potrebbe chiudere anche da numero uno.
Se gioca come sa, non ha avversarie. Deve riuscire a capire i suoi limiti. È stratosferica.
I cambi al vertice fanno bene in tutti gli sport. Ben venga quindi un po’di rotazione al vertice, dovesse perdere il primato, Halep avrebbe tutto il tempo di recuperarlo.