Azarenka avanti a Cincinnati. Sulle proteste in Bielorussia: “Triste per il mio paese. Spero che la violenza finisca”

Con due prestazioni molto convincenti, Victoria Azarenka supera Vekic e Garcia e torna alla vittoria dopo quasi un anno. Nelle sue dichiarazioni dopo il primo match, parla anche del caos e delle violenze degli ultimi mesi nel suo paese.

Dopo la sconfitta di qualche settimana fa contro Venus Williams a Lexington, torna alla vittoria dopo molto tempo Victoria Azarenka. La bielorussa ha infatti convinto all’esordio nel WTA Premier di Cincinnati dove ha sconfitto 6-2 6-3 Donna Vekic, testa di serie numero 15 del tabellone; alla vittoria di primo turno l’ex numero uno del mondo ha aggiunto ieri un’altra importante prestazione che le ha permesso di superare 6-2 7-6(8) la francese Caroline Garcia. Dopo il primo match, la bielorussa, che adesso se la vedrà con Alizé Cornet, si è dimostrata molto contenta della sua prestazione: “Sono veramente molto felice di essere tornata a vincere una partita, era ormai trascorso quasi un anno. Negli ultimi mesi non ho giocato tanto ed è importante non solo la vittoria, ma anche il livello di gioco mantenuto alto per tutta la partita. A Lexington, nonostante la sconfitta con Venus, sul finire del match avevo trovato il giusto ritmo ed è stato importante per me trovare qualcosa di positivo da proiettare verso le partite successive. Voglio continuare a giocare così. Oggi mi sono divertita in campo e non succedeva da molto”.

Dopo il match la Azarenka ha poi, inevitabilmente, voluto spendere qualche parola anche a proposito della delicata situazione che il suo paese, la Bielorussia, sta vivendo in questi ultimi mesi a causa di vaste proteste per la rielezione del presidente Lukashenko: “Mi si spezza il cuore a vedere cosa sta succedendo e non essere in grado di essere lì e capire tutta la situazione. è veramente difficile parlarne, non riesco a farlo senza avere le lacrime agli occhi. Spero solo che tutta la violenza fisica finisca e che le voci delle persone verranno ascoltate, ma come ho detto è un argomento molto difficile. Non voglio dire nulla che possa essere interpretato male o manipolato dalla stampa”.

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