Sinner parte ancora bene e si procura palla break nel secondo game ma Huesler fa la voce grossa con tre ace. Il mancino svizzero, per niente timido, gioca senza pressioni, spinge tutto ciò che vede e nel quinto gioco è Jannik a soffrire: deve annullare due palle break con una seconda vincente e un ace per poi salire 3-2. Partita tignosa, che gira all’improvviso nel momento migliore dello svizzero che, sotto 4-3, si fa brekkare da 40-15 – complici due doppi falli – e si scioglie all’improvviso. Jannik arpiona un 6-3 bugiardo come il 6-2 di ieri. Huesler non si scompone, riprende a picchiare al servizio e cerca spesso la rete togliendo fiato e ritmo al nostro eroe. Sinner rimane paziente in attesa dell’occasione giusta. Si prosegue senza scossoni fino al 3-3 quando Jannik si accende in risposta: un passante di rovescio incrociato sul serve and volley e un dritto lungolinea fruttano la palla prima break del set, operazione che si concretizza alla seconda occasione grazie a un doppio fallo dell’elvetico. A questo punto Jannik gestisce con calma fino a chiudere 6-4 con lo schiaffo al volo di dritto.Come al solito le espressioni di Jannik – mai eccessivamente prodigo di sorrisi – sono indecifrabili, ma pare di leggergli tra le righe una certa stanchezza e probabilmente in quest’ottica va interpretata la decisione di non difendere il titolo al Challenger di Ortisei, a due passi da casa. Dunque il 250 di Sofia sarà l’ultima fatica del 2020, in modo da ritemprarsi a dovere in vista dell’Australia. Domani intanto c’è De Minaur, che farà di tutto per vendicare la sconfitta patita nella finale delle Next Gen Finals di Milano 2019. Il numero 25 Atp non ha vissuto una stagione facile né vistosa, ma i quarti di finale agli Us Open e la recente finale di Anversa lo segnalano in buona forma. Jannik lo sa, ci vorrà tutta la pazienza del mondo per stanarlo senza andare fuori giri.