La leggenda svedese Stefan Edberg ha parlato di Roger Federer durante un’intervista che ha rilasciato per Tennis Channel Podcast Network. Ha svelato dettagli importanti su come sia nata la loro collaborazione, durata circa due anni (2014-2015) e di come lo svizzero sia diventato un giocatore migliore anche grazie al suo aiuto.
«Il 2013 fu un anno molto complicato per Federer – ha cominciato Edberg – ha avuto dei problemi che avrebbero potuto fargli pensare al ritiro». In effetti, quello è stato l’anno in cui Roger ha perso più partite in carriera (diciassette, contro quarantacinque vittorie). I suoi risultati Slam sono stati molto deludenti: semifinale a Melbourne, quarti al Roland Garros, secondo turno a Wimbledon e quarto a Flushing Meadows. Così, evidentemente, Federer ha sentito il bisogno di cambiare qualcosa.
«Ci siamo incontrati per la prima volta a Dubai. Roger voleva essere un giocatore più offensivo. Il cambio di racchetta lo aiutò molto: con la testa più grande riuscì a migliorare con il rovescio, dopo aver fatto un po’ di fatica ad adeguarsi. Negli Emirati Arabi abbiamo passato una settimana a conoscerci meglio, così ho capito che aveva bisogno di supporto, di nuove idee. Lui aveva e ha ancora una voglia immensa di migliorarsi. Aggiungemmo giorno dopo giorno alcuni tasselli che lo aiutarono a diventare il tennista che lui aveva in mente di essere».
Edberg, dopo alcune considerazioni in merito al passato, ha anche parlato del Federer che vedremo dal prossimo anno: «Sono sicuro che si sta allenando con la stessa intensità e la stessa voglia. Oltre ad avere grande talento è anche un lavoratore infaticabile. Sarà molto ispirato».