Australian Open femminile: avanti Errani e Giorgi, torna dopo un anno Andreescu

Poche sorprese nel primo giorno di Australian Open. Nel circuito femminile passo falso di tre teste di serie: Wang, Riske e Kerber. Ritorno con vittoria per Bianca Andreescu

Si è appena conclusa la prima giornata degli Australian Open 2021: in campo femminile l’Italia può festeggiare, con le vittorie di Sara Errani e prima ancora di Camila Giorgi nel rispettivo match d’esordio. Dei trentadue match in programma per la parte bassa, tre si giocheranno domani, dando la possibilità soprattutto a Garbine Muguruza – vittoriosa ieri nella finale dello Yarra Valley Classic – di riposare per qualche ora in più.

Palcoscenico della doppietta azzurra è stato il Campo 8 di Melbourne Park, dove sono scese in campo sia Giorgi che Errani. La marchigiana, numero 76 Wta, ha superato in due set la kazaka Yaroslava Shvedova col punteggio di 6-3 6-3. Un successo convincente in due set, dopo il ritiro dal match di secondo turno della settimana scorsa contro Sofia Kenin.

Nel primo set ha dovuto anche rimontare un break di svantaggio l’azzurra, in grado di migliorarsi soprattutto nel rendimento al servizio dalla seconda metà del set in poi. Shvedova costretta quindi a diversi errori, forzati e gratuiti, dalla maggiore profondità di Giorgi, vincitrice di quattro giochi di fila dal 2-3. La percentuale di prime in campo è rimasta bassissima anche nel secondo set per Giorgi (43%), eppure il secondo set è andato via in maniera molto tranquilla, con dodici vincenti messi a segno, nessuna palla break concessa e due break invece finalizzati alla prima chance.

Teso ed emozionante è stato invece il secondo match in programma, con l’exploit di Sara Errani ai danni della testa di serie numero 30 del torneo, la cinese Qiang Wang. Per l’ex finalista del Roland Garros il primo set è stato quasi un incubo al servizio, con appena otto punti su ventisei portati a casa, poco più di un terzo. Ha potuto controllare il gioco nel bene e nel male ed in ogni istante la numero 34 del mondo, autrice solo nel primo parziale della bellezza di sedici vincenti. Quello di Errani è stato però un capolavoro di tenacia, nella notta australiana: la prima svolta infatti è arrivata nel game iniziale del secondo set, col primo turno di battuta salvato, che è servito da propulsore per tutto il resto della partita.

Nonostante le difficoltà, pur diminuite al servizio, la sostanziale differenza rispetto al primo set l’ha fatta la profondità dei colpi: il rovescio ha dato il via libera a Errani per colpire con più decisione ed avere più tempo, anche cercando il dritto inside-in ed inside-out. Wang ha recuperato per ben due volte il break di svantaggio, ma nell’ultimo e decimo game non ha potuto nulla: si è fatta sempre più propositiva Errani sulla seconda dell’avversaria, che con quel colpo ha vinto appena il 36% dei punti. Il set più straordinario è stato però il terzo, dove l’italiana ha risalito la china dall’1-4 pesante, con due break di svantaggio.

Certamente Wang ha concentrato la maggior parte dei suoi gratuiti da sesto game del set in poi, ma d’altronde le partite lottate nei Major le si vincono spesso di nervi ancor prima che di testa, ragion per cui la tattica di allungare gli scambi ha ripagato Errani. Il momento decisivo è arrivato poi nel nono game, sul punteggio 4-4. Tenere il servizio dopo cinque palle break annullate, giocando nello stesso game anche il punto di giornata – con un servizio da sotto seguito dal lob – ha galvanizzato Errani, capace di chiudere la rimonta dopo due ore e otto minuti di partita, col punteggio finale di 2-6 6-4 6-4.

Esclusa Wang, per le teste di serie è stata una giornata piuttosto positiva: oltre all’asiatica sono cadute solamente Alison Riske, numero 24 del tabellone, e Angelique Kerber, numero 23, rovinosamente sotto i colpi di Anastasia Potapova (6-2 6-1) e Bernarda Pera (6-0 6-4). Per il resto, Simona Halep, Naomi Osaka e Aryna Sabalenka hanno lasciato le briciole alle rispettive avversarie. Da segnalare però ci sono anche le vittorie di Bianca Andreescu e dell’infinita Venus Williams.

La canadese ha giocato zero partite nel 2020 ed è ripartita oggi con un successo in tre set su Mihaela Buzarnescu, superata 6-2 4-6 6-3; la maggiore delle Williams, a 40 anni suonati, invece ha vinto lo scontro con la veterana Kirsten Flipkens per 7-5 6-2. Tutto molto più facile per Serena Williams e la campionessa del Roland Garros Iga Swiatek, rispettivamente contro Laura Siegemund e Arantxa Rus.

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