Denis Shapovalov ha conquistato un posto ai sedicesimi di finale del Master 1000 di Miami dove affronterà Hubert Hurkacz: “Sarà una sfida difficile dove dovrò fare molta attenzione. Ci siamo sfidati poco tempo fa a Dubai e ho avuto la meglio ma qui le condizioni sono diverse quindi non potrò fare troppo affidamento su quel dato“.
E, a proposito di condizioni, quest’anno l’atmosfera che si respira al Miami Open è differente e abbastanza pesante. Non solo per quel che riguarda le rigide misure di sicurezza e l’ormai classica “bolla” necessaria per limitare il rischio di diffusione di covid-19 ma anche per quel che riguarda i campi: “Rispetto a Dubai sono più lenti ma non credo che sia un male per il mio gioco perché sono in grado di adattarmi a tutte le superficie e la vittoria di qualche stagione fa a Stoccolma lo ha dimostrato“.
Al termine del match maratona contro Ilya Ivashka, che ha permesso a Denis Shapovalov di passare il turno il canadese numero 11 del ranking ATP ha voluto fare i complimenti al suo avversario pur riconoscendosi i meriti dell’impresa: “Sono contento di aver ribaltato la partita è stata una gara difficile, sofferta. Lui ha giocato molto bene”.
L’occasione è valida anche per parlare dell’incidente diplomatico di qualche giorno fa tra Andrea Gaudenzi e Vasek Pospisil: “Non so cosa sia successo di preciso in quell’incontro perché non c’ero. Ne hanno parlato in tanti ma non mi è ancora chiaro l’accaduto“. Il 21enne nato a Tel Aviv è un sostenitore della PTPA e per questo motivo sente comunque di schierarsi dalla parte del connazionale: “Non voglio espormi troppo ma penso che l’ATP non stia facendo tutto il possibile e non apprezzi gli sforzi che i giocatori stanno facendo”.