WTA 250: torna al trionfo Krejcikova a Tallinn. Primo trofeo per Sherif a Parma

Finali 250 dagli esiti inaspettati. L'egiziana Sherif distrugge i pronostici battendo Sakkari 7-5, 6-3 e vincendo il suo primo titolo 250 a Parma. Krejcikova torna a vincere: batte Kontaveit a Tallinn in finale. 6-2, 6-3 il punteggio in suo favore.

La favorita del WTA 250 di Tallinn era sicuramente sin dall’inizio Anett Kontaveit. L’estone, padrona di casa e numero 1 del seeding ha faticato un po’ al primo turno contro la cinese Xiyu Wang – ha dovuto giocare 3 set – per poi chiudere in rimonta 3-6, 6-2, 7-5. Completamente diverso è stato invece l’esordio di Barbora Krejcikova, che ha staccato i pass dei vari atti del torneo molto agevolmente fino alla semifinale, in cui ha dovuto lottare contro Belinda Bencic, addirittura giocando un tie-break e chiudendo dopo 6 match points. Le sorti delle due tenniste – della padrona di casa Kontaveit e della ceca campionessa Slam – si incontrano all’ultimo atto del torneo in cui l’importanza e la voglia di vincere è tangibile per entrambe: per la prima sicuramente per l’emozione di avere la possibilità di trionfare davanti al proprio pubblico, per la seconda per ritrovare le sensazioni di vittoria che non viveva da agosto 2021.

Le statistiche dicevano 1-1 nei testa a testa – più recente la vittoria di Krejcikova a Sydney quest’anno in semifinale: 0-6, 6-4, 7-6 – ma se l’ultimo match in cui si sono sfidate risulta più combattutto, quest’ultimo è stato a senso unico fin dall’inizio con Krejcikova al comando fin dal primo scambio. Ha avuto una marcia in più la ceca e ha lasciato solo 5 game a Kontaveit: 6-2, 6-3 il punteggio ai danni dell’estone. Gioisce Krejcikova, che torna a vincere un titolo – il primo in stagione – dopo un anno dall’ultimo. Ha tenuto ottime percentuali al servizio la ceca durante tutto il match, conquistando il 75% dei punti con la prima ed il 68% con la seconda. Proprio con la seconda ha avuto notevoli problemi invece Kontaveit, che ha vinto appena il 28% dei punti. Dopo il break nel sesto game in favore della ceca, Krejcikova ha continuato a macinare punti come è solita fare fino al break di Kontaveit all’inizio del secondo parziale, che non ha impensierito la tennista ceca, favorendo anzi la sua aggressività alimentando il contro-break immediato. La partita è continuata senza speranze reali per Kontaveit che ha subito il gioco di Barbora Krejcikova fino alla fine del match.

 

Anche a Parma si aveva già in mente il nome di una vincitrice e molti si sono dovuti ricredere, perchè a trionfare – per la prima volta in carriera – non è stata Maria Sakkari bensì Mayar Sherif. L’egiziana non aveva mai vinto un titolo WTA 250 prima di questo, indimenticabile per lei, sia per la gioia del risultato che per l’entusiasmo della sua prima vittoria contro una Top 10 in carriera. L’unica difficoltà per la tennista egiziana si è presentata in semifinale contro Bogdan, in cui Sherif ha dovuto rimboccarsi le maniche per poi vincere in tre parziali. Nessun intoppo invece in finale: 7-5, 6-3 il punteggio ai danni di Maria Sakkari, che rimanda per l’ennesima volta la vittoria di un torneo, che manca da Rabat 2019.

Pronostico ribaltato in 1 ora e mezza di gioco a Parma. Non impeccabile il gioco di entrambe: tantissimi sono stati infatti i problemi al servizio per tutte e due le tenniste, che hanno concesso moltissime palle break – 11 la greca e 6 l’egiziana – Sherif è riuscita ad imporsi nonostante il 23% di punti vinti con la seconda, mentre Sakkari ha ottenuto il 20% in meno dell’egiziana con la prima di servizio. Al contrario della finale di Tallinn, è Sherif quella a dover rincorrere l’avversaria fino alla fine, riuscendo sempre a conquistare contro-break – soprattutto nel primo parziale – e a restare in scia di Sakkari che nonostante i troppi errori sembrava essere in comando del match. Il momento più importante della partita arriva quando Mayar Sherif annulla due palle break nel settimo gioco del secondo set e poi in quello successivo, in cui prende la battuta all’avversaria, andando a chiudere per 6-3. Amaro in bocca dunque per Sakkari, che cercava di riprendersi da un periodo scuro sul cemento americano, ma nessun problema per il ranking, la greca resta salda alla settima posizione.

 

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