Nello sport il talento è importante, ma senza la determinazione e la passione si va da poche parti. Se poi si hanno entrambe le cose si può pensare di sfondare, arrivando a piazzarsi al vertice della classifica mondiale. La carriera di Sara Errani è l’emblema di quanto appena scritto: la tennista emiliana ha raggiunto il best ranking alla posizione numero 5 del mondo in singolare, vincendo tutto in doppio.
Con il passare delle primavere per Errani c’è stato fisiologico calo, che l’ha portata a scendere sempre di più in classifica. Nel 2017 al peggiorare delle proprie prestazioni la bolognese ha visto affiancarsi una squalifica per doping, che l’ha tormentata fino al 2018, quando, dopo esser rientrata in top 100, si è dovuta nuovamente fermare per 8 mesi.
Il 15 ottobre di quello stesso anno Errani uscì dalla top 100 della classifica WTA. Al rientro in campo per molti sembrava impossibile auspicare un rientro in quelle posizioni, visti anche i tanti problemi al servizio. Da quando “sarita” è tornata a giocare il percorso di rinascita è stato lungo e faticoso, ed in molti, probabilmente, avrebbero scelto di fermarsi al posto suo. D’altronde in carriera la trentacinquenne bolognese aveva già raggiunto molti obiettivi. Tutto sembrava propendere per un ritiro “nell’ombra”.
L’amore però spesso ci spinge ad andare oltre alla ragione, rendendo possibile ciò che sembrava impossibile. E così è stato per Errani che, guidata da una passione per il tennis fuori dal comune, ha sempre scelto di continuare a lottare, caratteristica che l’ha contraddistinta negli anni. La giocatrice di Bologna si è rimessa in piedi, ripartendo dai tornei minori, subendo anche pesanti sconfitte.
Da ogni torneo l’ex numero 5 del mondo ha tratto qualcosa di positivo, risalendo lentamente la classifica, lontano dalle attenzioni mediatiche. La scorsa settimana questo lento progresso di Errani è balzato agli occhi di tutti gli appassionati: l’emiliana ha vinto a sorpresa il 60.000 di Arcadia, California, battendo in semifinale una grande promessa come Petra Marcinko, e vincendo il titolo per il ritiro di Rus..
Questo clamoroso successo di Sara le ha permesso di rientrare oggi in top 100 per la prima volta dopo 1603 giorni, quando si avvia a spegnere le 36 candeline. Errani ancora una volta con il suo tennis ci ha dimostrato quanto sia importante nella vita la forza di volontà, riuscendo ad imporsi anche contro l’opinione pubblica. La sua storia può essere da esempio per tutti quanti, indifferentemente dall’età o dalle aspirazioni futura.