La trepidante attesa è terminata: Jannik Sinner è tornato finalmente in campo a deliziare le platee tennistiche di tutto il mondo. In realtà l’esordio annuale dell’azzurro è stato un semplice match di esibizione al Kooyong Classic 2024, prestigioso torneo ad inviti nato nel 1988 e vinto nel corso della sua gloriosa storia da giocatori del calibro di Michael Chang, Andre Agassi e Andy Roddick. Come sappiamo, l’italiano ha scelto di iniziare la nuova stagione in modalità soft, disertando i tornei ufficiali proprio per evitare inutili stress alla vigilia dell’imminente Slam australiano in programma da Domenica 14 gennaio.
J.Sinner b. M.Polmans 6-4, 6-0
Una giornata soleggiata ma ventosa ha salutato il nostro Jannik al debutto stagionale e, se il buongiorno si vede dal mattino, non avremo probabilmente di che lamentarci nel prossimo futuro. Il primo avversario piallato da Sinner nell’annata 2024 è stato l’australiano Marc Polmans, 26 anni e attuale n° 156 del Ranking ATP.
Dopo alcuni game di adattamento alle condizioni atmosferiche non ideali per un giocatore come l’azzurro, che fa del timing sulla palla la propria cifra tecnica, Jannik pian piano ha preso le giuste misure al clima, al campo e al volenteroso avversario. In vantaggio di un break, il numero 4 del mondo ha commesso, a metà del primo set, qualche errore per lui banale, perdendo a sua volta il servizio e ritrovandosi sul punteggio di 4-3 a favore dell’aussie, addirittura per due volte ad un punto dal subire un secondo break consecutivo.
Sinner ha cancellato la prima palla break con una classica accelerazione di diritto delle sue mentre sbianchetta la seconda grazie ad un bell’ace risolutore. Archiviato il complicato ottavo game, il più complesso del suo incontro, l’azzurro ha ingranato le marce alte, chiudendo il primo set per 6-4 con un rovescio vincente sulla riga e mettendo a referto nel secondo parziale un perentorio bagel, che in gergo tennistico equivale ad un numerico 6-0.
In sintesi, una striscia di 9 game vincenti a favore di Jannik, che pare abbia fatto esclamare al povero Polmans: “Ma come !! Non era mica una partitella amichevole?!”. Naturalmente l’australiano non ha detto nulla del genere, lo avrà forse pensato, tuttavia la volpe azzurra ha palesato una buona condizione generale e la capacità di produrre in scioltezza il suo tennis di crescente pressione da fondo, arricchito da quelle belle variazioni che l’italiano è ora in grado estrarre dal cilindro al momento più opportuno.
J.Sinner b. C.Ruud 6-2, 6-3
Se il primo match disputato nel 2024 si è rivelato decisamente morbido grazie al livello non eccelso del suo avversario, lo stesso non può dirsi per il suo secondo incontro al Kooyong Classic: Jannik infatti si è trovato di fronte un tennista di pari lignaggio, ossia il norvegese Casper Ruud, attualmente n° 11 del mondo, ma issatosi addirittura alla posizione n°2 del Ranking ATP nel 2022.
L’italiano invece ha avuto la possibilità di testare le reazioni del proprio fisico ad un duplice impegno ravvicinato, per di più contro un giocatore di grande spessore come il norvegese. Per la cronaca, tra Sinner e Ruud esistono due precedenti, entrambi vinti dall’azzurro ed entrambi risalenti all’ATP 500 di Vienna, rispettivamente nel 2020 e nel 2021. Queste dunque le premesse dell’incontro odierno, una partita tra Top Player. E invece cosa ccombina il nostro Jannik?
In maniera disarmante, domina incontro e avversario con il punteggio di 6-2 6-3 in 1 ora e 13 minuti, chiudendo il match con una risposta in mezzo ai piedi del povero Casper. Sinner sfodera una prestazione veramente scintillante e convincente sotto ogni punto di vista, molto più solida di quella fornita con Polmans, costringendo l’avversario agli straordinari per conquistare con grande fatica i pochi punti raggranellati nel corso del match. Ruud non è mai stato in grado di giocare alla pari con l’azzurro, più per meriti dell’avversario che per demeriti propri: il norvegese ha fatto i miracoli per cercare di rimanere in partita, salvandosi più volte grazie al servizio venuto in suo soccorso durante i frangenti più complicati del match. Giusto per sottolineare lo strapotere di Jannik, l’azzurro ha concesso solo 8 punti in risposta e ha conquistato ben 30 punti con Ruud al servizio.
Pur trattandosi di una esibizione, l’ottima prestazione disputata dal numero quattro del mondo regala sensazioni positive circa la condizione dell’altoatesino n vista degli imminenti Australian Open. Per quanto visto negli ultimi due giorni è lecito supporre che Jannik sia più che pronto alla battaglia per l’esordio ufficiale nella sua stagione tennistica 2024.
Roberto “ItalyFirst” Eusebi