Dopo il successo con Sinner ed il successivo titolo vinto ad Indian Wells, Carlos Alcaraz si è sbloccato ed ha ormai preso il via. L’ultimo a cadere sulla strada dello spagnolo è stato Lorenzo Musetti, il quale, autore di un gran torneo, poco ha potuto ieri, ed agli ottavi di finale del Masters 1000 di Miami si è arreso con il punteggio di 6-3 6-3 al numero 2 al mondo. Dopo la splendida vittoria su Shelton al terzo turno, il tennista toscano ha tutto sommato di nuovo messo in mostra una buona prestazione, ed ha confermato i progressi fatti proprio nelle ultimissime partite, ma, a maggior ragione su questa superficie, Alcaraz è in questo momento quasi “ingestibile”. Oltre all’asfissiante esuberanza di Carlitos, una grande differenza tra i due, che penalizza ancora Musetti in questi tipi di partite, riguarda la battuta. La prima di servizio di Lorenzo spesso non entra, o non fa male, non è tirata e quindi troppo leggera. Rimangono però i bei segnali mostrati in Florida dall’azzurro, che può approcciarsi con fiducia alla stagione su terra rossa.
Ai quarti di finale Alcaraz affronterà Grigor Dimitrov, che per la quinta volta su cinque scontri diretti ha battuto Hubert Hurkacz, e lo ha fatto al tiebreak del terzo set, con il punteggio di 3-6 6-3 7-6. Non solo un match equilibrato, come si evince dal risultato, ma anche molto bello, divertente, forse il più bello fin’ora del torneo. Una partita fatta di back, palle corte, discese a rete, scambi a rete, cose che si vedono molto raramente. Alla fine ha vinto Dimitrov, complice un punto del tiebreak, sul 2-2, perso da Hurkacz per aver toccato la rete con il piede su una volée con la quale sarebbe salito sul 3-2. Nell’altro quarto di finale di questa parte del tabellone, quella alta, si incontreranno Alexander Zverev, che per 6-1 6-4 ha sconfitto Karen Khachanov, e Fabian Marozsan, che dopo aver eliminato Holger Rune, estromette anche Alex De Minaur, per 6-4 0-6 6-1.