Coppa Davis anno 2025, finalmente si cambia: Rivoluzione o Restaurazione?

Coppa Davis, ora si cambia. Dal 2025 nuove regole per aggiudicarsi l'Insalatiera d'argento

Coppa Davis anno 2025, quasi un anno zero per la leggendaria Insalatiera tennistica, tanto amata dagli appassionati di questo sport. Si cambia e anche molto, cercando una sintesi tra elementi caratteristici del formato classico e le novità introdotte dalla Rivoluzione Kosmos, che in realtà non ha mai convinto completamente né giocatori, né addetti ai lavori, né appassionati tennis.

Siamo di fronte, come vedremo, più che ad una nuova Rivoluzione, ad una sorta di Restaurazione ibrida, recuperando l’essenza della vera Davis, ovvero il fattore campo con gli epici scontri Casa/Trasferta e salvando ciò che di buono aveva introdotto la gestione Kosmos, ovvero la fase finale ad otto Nazioni disputate in un’unica sede.

In effetti le Final 8 sono piaciute molto, ai Top Player soprattutto che in questi anni le hanno frequentate piuttosto assiduamente. Chi ha dimenticato l’incredibile sfida tra Jannik Sinner e Novak Djokovic, la partita dei tre match point consecutivi annullati al serbo, incontro che ha forse cambiato la carriera di Jan ed anche quella di Nole?

Tornando a bomba sull’argomento in esame, l’ITF gestirà direttamente l’organizzazione dell’evento dopo l’inevitabile rottura con il gruppo di Piqué avvenuto nel 2023, per motivi economici e per le evidenti falle insanabili del nuovo formato Kosmico.

La Federazione Internazionale ha deciso di reimpostare la formula della più antica competizione a squadre risalente al 1900, salvando la parte intrigante della Final 8 a sede unica e cancellando finalmente la fase a quattro gironi a quattro squadre di Settembre, l’aspetto più discusso e discutibile del nuovo format ormai superato.

In effetti, assistere a molti match settembrini, magari pure interessanti tecnicamente ma con spalti tristemente vuoti quando non era coinvolta la nazione ospitante, è sempre sembrato una forzatura esagerata dello spirito Davis.

Photo: Getty Images for ITF

Per tacere poi degli squilibri anche economici che il disinteresse di pubblico in loco e televisivo ha colpito la Davis targata Piqué, con tutte le conseguenze catastrofiche che hanno portato infine alla rottura tra ITF e Kosmos.

E così ITF ha giustamente pensato di rinnovare la Davis tornando parzialmente all’antico, e non solo reintroducendo il fattore campo, ma anche riproponendo il mantra dei cinque incontri classici, al meglio dei tre set: due singoli il primo giorno, due il secondo con il doppio a chiusura di giornata.

Entrando nel dettaglio della manifestazione, ecco come sarà strutturata la nuova formula, almeno per quanto riguarda le Nazioni che di fatto tenteranno di aggiudicarsi la mitica Insalatiera d’argento.

La fase a gironi verrà sostituita da due turni ad eliminazione diretta Casa/Trasferta per giungere infine alle Final 8 a sede unica come già le conosciamo.

Le squadre coinvolte saranno 28 in totale. 26 di esse cominceranno a sfidarsi già dal primo turno, mentre due Nazioni in qualità di Wild Card entreranno in azione in momenti successivi.

Le due Wild Card saranno la vincitrice Davis dell’anno precedente, già qualificata di diritto al secondo turno ad eliminazione diretta e la Nazione che ospiterà le Final 8, già ammessa di diritto alla fase finale a sede unica.

Foto Giampiero Sposito

Il primo turno DavisQualifiers 1° turno – avrà luogo dopo la conclusione degli Australian Open, nel weekend della settimana del 27 Gennaio. Saranno impegnate le 12 nazioni che avranno vinto i playoff del World Group I e le qualificate della fase a gironi 2024, per un totale appunto di 26 nazioni che daranno vita a 13 sfide ad eliminazione diretta Casa/Trasferta. Come dicevamo, sono esentate dal primo turno la futura Nazione campione 2024 a Malaga e la futura Nazione, ancora da definire, che ospiterà le Final 8 nel 2025.

Il secondo turno DavisQualifiers 2° turno – sempre ad eliminazione diretta Casa/Trasferta avrà luogo dopo la conclusione degli US Open, nel weekend della settimana dell’8 Settembre, secondo turno che di fatto sostituisce la fase a 4 gironi a 4 squadre giocata finora. Verranno disputate 7 sfide, tra le 13 squadre vincitrici del primo turno di qualificazione più la squadra campione 2024, invitata a questa fase in qualità di Wild Card.

A Novembre si disputeranno le Final 8, dove gareggeranno le 7 nazioni che avranno superato il secondo turno di Settembre, più la Nazione ospitante, invitata in qualità di Wild Card. Tuttavia trattasi di Wild Card sottoposta a condizione: tale invito verrà concesso alla Nazione ospitante solo se si trova almeno tra le prime 50 nazioni nel Ranking ITF o se schiererà almeno un tennista Top 10 in singolare.

Come dicevamo, la sede delle Final 8 che sostituirà Malaga non è ancora stata stabilita, ma alla luce del regolamento appena illustrato, è sostanzialmente impossibile che la Coppa Davis venga organizzata in un Paese come l’Arabia Saudita, ricchissima ma di fatto priva di giocatori competitivi.

La mia sensazione è che Angelo Binaghi stia facendo tutto il possibile perché sia l’Italia il prossimo Paese ospitante, dopo la Spagna. In una intervista rilasciata durante gli ultimi US Open ai microfoni di SuperTennis, il Presidente FITP ha dichiarato che la Federazione italiana sta cercando di realizzare un sogno folle, senza entrare però nei particolari. E quale miglior follia, a mio avviso, se non organizzare le Final 8 proprio a casa nostra? Ma è solo una mia convinzione, non suffragata da fatti concreti.

Come abbiamo sottolineato, il format è un ritorno al passato in chiave moderna e per ottenere un risultato del genere, ITF chiede alle Nazioni partecipanti un piccolo sacrificio, ovvero un impegno aggiuntivo a Febbraio nella settimana successiva agli Australian Open, con un prima sfida inedita da svolgersi in casa o in trasferta.

Vedremo quali saranno le reazioni dei tennisti all’introduzione di incontri invernali ad Australian Open appena concluso, mentre per la fase di Settembre dovrebbe cambiare poco nulla. La formula è differente, chiaramente, ma la sua collocazione temporale è sempre la stessa.

Vedremo solo nel 2025 gli effetti sul campo delle modifiche introdotte, tuttavia nel frattempo applaudiamo l’ITF per il tentativo di rinnovare nel segno della tradizione la nostra amatissima Coppa Davis.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbero interessarti...