L’Italia chiamò, Paolini rispose. Le azzurre vincono la BJK Cup

Bronzetti regola Hruncakova e Paolini termina la sua stagione in grande stile surclassando Sramkova. Solo 9 game in due match lasciati alla Slovacchia, e la squadra di Tathiana Garbin è per la quinta volta campione della vecchia Fed Cup

La ciliegina sulla torta (la prima, forse, attendendo la Coppa Davis) del 2024 del tennis italiano, e, in modo specifico, di Jasmine Paolini. L’Italia vince la Billie Jean King Cup, e lo fa al termine di una finale dominata. 2-0 sulla Cecoslovacchia, concedendo solo 9 game nell’arco delle due partite. Prima il successo di Lucia Bronzetti ai danni di Viktoria Hruncakova con il punteggio di 6-2 6-4, poi quello di Jasmine Paolini, a chiudere i conti, per 6-2 6-1 su Rebecca Sramkova. Con loro, ricordiamo, sotto la guida di Tathiana Garbin, a comporre la squadra anche Sara Errani, Elisabetta Cocciaretto e Martina Trevisan. Per l’Italia questo è il quinto titolo nella storia della competizione.

Dopo la vittoria su Magda Linette nella sfida di semifinale contro la Polonia, Bronzetti si è rivelata di nuovo la carta vincente per conquistare il primo punto, e far scendere in campo Paolini con il cuore più leggero. Solida, consapevole di ciò che andava fatto per vincere la partita, consapevole di ciò che “bastava” quest’oggi. Perché la sua avversaria era una giocatrice in grado sì di trovare vincenti fulminanti, soprattutto in lungolinea, ma la sua classifica recita numero 234, e non a caso. Lenta negli spostamenti, macchinosa, e fallosa. C’è stato un solo momento complicato per Bronzetti, nel quale il terzo set è sembrato una realtà tutt’altro che lontana, sul 4-2 40-15 in favore di Hruncakova nel secondo parziale. Da quel preciso istante però, gli errori della tennista cecoslovacca sono tornati, uno dopo l’altro, e l’azzurra con una bella reazione si è aggiudicata 18 dei successivi 20 punti.

Con la tranquillità dell’1-0, Jasmine Paolini ha chiuso la competizione, e la sua faticosissima, sfiancante stagione, con una partita al limite della perfezione. L’equilibrio è durato fino al quinto game del primo set, finché Paolini non ha accelerato, e poi anche un’avversaria in ascesa come Sramkova non ha più avuto speranze, lasciata immobile, a tratti, dai vincenti della toscana, sia con il dritto che con il rovescio. In una BJK Cup in cui Paolini ha ricoperto il ruolo già ricoperto da Sinner nella Coppa Davis dello scorso anno, quello di trascinatrice. Già prima di oggi, Jasmine si meritava abbondantemente una vacanza, ora lo può fare con questa ulteriore, enorme soddisfazione.

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