Wta Madrid 2014, trionfa Maria Sharapova. Battuta la Halep

Cronaca e commento della finale Wta di Madrid 2014. Tra una Sharapova che si conferma mattatrice sul rosso e una Halep che non smette di stupire. Ecco alcune statistiche e considerazioni. Con Roma e Parigi dietro l'angolo.

Maria Sharapova è stata incoronata quest’oggi campionessa del torneo Wta di Madrid 2014. Ha battuto Simona Halep con il punteggio di 1-6 6-2 6-3.

Ripercorriamo i momenti salienti del match. Nel primo set, una Maria totalmente in bambola si trova in un attimo sotto 4 a 0. Doppi falli, errori e un’espressione tetra. Di fronte ha una Halep ordinaria, fluida e rapidissima negli spostamenti. Le palle profonde ma non pesanti della rumena le fanno male. In ventinove, imbarazzanti minuti Simona Halep vince il primo set con il punteggio di 6-1.

Nel secondo set cambia la musica. Entra in campo una sosia ispirata della brutta Maria ammirata nel primo e la Halep ne fa le spese. Dopo aver vinto il primo game, Maria è costretta ad annullare due palle break. Lo fa, con una seconda che sarebbe una prima per quasi tutte le altre tenniste. La Sharapova finalmente spinge, dando segnali di energia anche negli spostamenti. È un game decisivo e combattutissimo, vinto alla fine dalla tigre siberiana, che inizia a costellare la partita di vincenti e di recuperi che sfiancano una Halep eccessivamente passiva, intenta ad aspettare un errore che non arriva più. Maria chiude in totale scioltezza il secondo set: 6-2.

Nel terzo Maria sale sul 3-1 grazie allo scambio più rocambolesco e appassionante del match: applausi scroscianti dal pubblico. Dal 4-1 Maria al 4-3, ma lo sguardo della russa non tradisce. Chiude la pratica con un perentorio 6-3.

Alcune considerazioni finali e qualche numero. La finale si è disputata tra due delle giocatrici più in forma del circuito, sicuramente tra le favorite nel Roland Garros che arriverà. Maria, dopo la vittoria di Stoccarda, vince il suo secondo titolo consecutivo, il 31esimo su 53 finali disputate in carriera. È il nono titolo sul rosso: raggiunge Venus e ad un solo titolo di distanza ci sono Serena Williams e Medina. Maria Sharapova è la tennista in attività più vincente sul rosso in termini di percentuale: 83% di vittorie in carriera. Un dato clamoroso se pensiamo agli esordi di una spilungona devastante sul veloce e “mucca sul ghiaccio” (come disse in quella celebre intervista) sul rosso.

Con questo risultato avanza in classifica di due posizioni, assestandosi al numero 7 del mondo. Da luglio in avanti non avrà praticamente più nulla da difendere: il sogno non rivelato è raggiungere per la quinta volta in carriera la poltrona di regina Wta.

La Maria di oggi non è stata straripante: ha sofferto, fatto otto doppi falli, 30 errori gratuiti e “solo” 22 vincenti, ma si è dimostrata la solita, irreprensibile guerriera. Ha vinto per la settima volta consecutiva in questo 2014 al terzo set (l’ultima a batterla al terzo è stata la nostra Camila Giorgi).

Applausi e meriti infiniti anche per il furetto Halep, realtà del circuito, non più sorpresa. Quest’anno, dopo un 2013 stellare nei tornei minori, ha raggiunto il primo quarto di finale in uno Slam (Australian Open) e la finale più importante in carriera (quella di quest’oggi). Ha inoltre il merito – non da poco – di aver inflitto un pesantissimo 6-1 nel primo set alla Sharapova. In carriera la russa ha subito un parziale così drastico nel primo set di una finale solo con Serena Williams (Australian Open 2007, Olimpiadi di Londra del 2012 e Madrid 2013) e con l’Azarenka (Miami 2011). Privilegio di pochissime. Da oggi anche di Simona Halep, che ha uno score di 8 vittorie e 2 sconfitte contro le top 20 in questo magico 2014. Costanza, regolarità. Simona sta facendo di queste qualità la sua forza. E non si sa dove si potrà fermare.

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