Ultima nottata di passione per la comunità dei racchettomani. Con la seconda ed ultima razione di quarti di finale, infatti, andranno in archivio anche le estenuanti veglie tennistiche. Da domani gran parte di noi potrà riconciliarsi con le principali funzioni neurologiche, perdendo però un prezioso alibi per giustificare le congenite lacune cerebrali. Il tabellone maschile offre i due quarti di finale meno nobili del lotto. Andy Murray procede senza intoppi verso le fasi finali dello Slam oceanico.
Il suo avversario di domani, l’immarcescibile David Ferrer, non presenta caratteristiche tali da per poter dirottare la spedita marcia del campione olimpico. Prepariamoci ad un incontro caratterizzato da scambi interminabili, nel corso dei quali lo spagnolo darà spesso l’impressione di poter tener testa al britannico, prima di soccombere innanzi al più vasto ventaglio di soluzioni in possesso del rivale. Un impegno che permetterà a Murray di entrare pienamente in palla, in vista della semifinale in cui dovrà fronteggiare uno tra Raonic e Monfils. Al momento del sorteggio dei tabelloni, la gran parte degli appassionati aveva prefigurato un quarto di finale tra Nadal e Wawrinka. Complici la fugace comparsata del maiorchino e uno Staminal a corrente alternata, ci ritroviamo in sorte una sfida meno patinata ma altrettanto polposa. Raonic, dopo un anno di vessazioni fisiche, si è presentato in Australia nel ruolo di ordigno vagante, spauracchio di buona parte dei partecipanti.
Il canadese ha messo a frutto i lunghi mesi di inattività, arricchendo la gamma di opzioni nel suo gioco. Se prima Raonic si contentava dei risultati prodotti dalla combinazione servizio-dritto, ora il numero 14 sembra aver preso coscienza dei limiti derivanti da un tale eccesso di pigrizia. Milos, sollecitato dai consigli del prezioso Riccardo Piatti, aggredisce la rete appena ne ha l’occasione, con risultati assai incoraggianti.
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Nella sfida contro Wawrinka, la nuova filosofia tennistica del nordamericano è risultata l’elemento decisivo per aggiudicarsi il match contro una delle sue personali bestie nere. Gael Monfils sembra l’avversario ideale per poter proseguire nel solco tracciato con lo svizzero. Il fumoso transalpino, ormai stabilmente domiciliato a non meno di due metri dalla linea di fondocampo, non sembra poter rintuzzare la tracimante baldanza del Raonic 2.0.
Tra le donne sembra sempre più inteluttabile l’approdo di Vika Azarenka in finale. La bielorussa, nel corso dei nove match disputati nel 2016, non ha ancora ceduto un set alle avversarie. Per Vika vale lo stesso discorso fatto per Raonic. Come il canadese, infatti, anche Azarenka ha vissuto la scorsa annata ai margini dell’elite tennistica, fiaccata da un arcipelago di noie muscolari che ne hanno progressivamente smorzato l’ardore agonistico.Ora però la bielorussa sembra intenzionata a riscuotere, con esorbitanti interessi, i crediti avanzati nei confronti della buona sorte.
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Vika domani dovrà vedersela contro Angelique Kerber, avversaria contro cui tende ad esaltarsi, stando ai precedenti. Azarenka conduce per sei vittorie a zero nei confronti diretti con la tedesca, tendenza che non rischia di interrompersi domani.
Nell’ultimo quarto di finale femminile andrà in scena il derby delle debuttanti. Sia Johanna Konta che Shuai Zhang, infatti, approdano per la prima volta ad un quarto di finale Slam. Se il risultato della britannica soprende fino ad un certo punto, data la progressiva crescita palesata dalla tennista di origini australiane, lascia del tutto interdetti l’exploit della cinese. Zhang era giunta a questa edizione dell’Australian Open con un mortificante record personale: su 14 partecipazioni ai tornei del Grande Slam non era mai riuscita a superare il primo turno. Un’onta che aveva suggerito alla cinese di cercare nuovi sbocchi professionali, data la reiterazione degli insuccessi. Nelle intenzioni della frustratissima 27enne questa doveva essere l’ultima partecipazione ad un Major, prima del definitivo commiato all’ingeneroso mondo della racchetta. Le sette vittorie consecutive conseguite a Melbourne, tra qualificazioni e tabellone principale, potrebbero aver consigliato alla cinese di procrastinare le velleità da call-centerista.
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Questo il programma dei quarti di finale:
AUSTRALIAN OPEN
A partire dalle h 01.00 italiane
V.Azarenka- A.Kerber
Non prima delle h 02.30 italiane
J.Konta- S.Zhang
Non prima delle h 04.30 italiane
A.Murray- D.Ferrer
A partire dalle h 09.30 italiane
M.Raonic- G.Monfils