Foto-intervista esclusiva a Roberta Vinci: “Vi racconto il viaggio della mia vita”

Roberta Vinci racconta a Tennis Circus le tappe più importanti della sua carriera attraverso le immagini più significative. "Con Sara emozioni fantastiche. La finale con Flavia a New York? Incredibile, ricordo quando condividevamo la cameretta con i poster di Di Caprio e Maldini. Cosa farò dopo? Forse l'allenatrice".

“La fotografia è quel plettro che pizzica le corde del cuore e le fa risuonare nell’anima”, diceva il fotografo Orazio Minnella. Personalmente trovo maledettamente vere queste parole, la fotografia per come la vedo io, ha il dono unico di raggiungere note inarrivabili con qualsiasi altro mezzo. Proprio questa convinzione mi ha spinta, in questa intervista a Roberta Vinci, ad affidare le mie domande non alle consuete parole, bensì a questi attimi di vita fissati per sempre sulla pellicola della memoria.

[tps_title]1. “Mamma e papà, i miei maestri”[/tps_title]

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Roberta Vinci:Papà Angelo e mamma Luisa: due persone splendide che mi hanno insegnato praticamente tutto, anche se spesso l’hanno dovuto fare a distanza. Avevo 13 anni quando mi sono “staccata” da loro per andare ad allenarmi a Roma. Di quel periodo ricordo solo lunghe notti piene di pianti, volevo tornare a casa, chiamavo mia madre al telefono ma non appena rispondeva riattaccavo perché non avevo la forza di parlarle e perché mi mancava troppo. Quel periodo è stato durissimo, ma nonostante tutto non ho mai mollato e questo con il tempo mi è servito. Probabilmente se oggi ho un carattere così forte è proprio grazie a quei momenti.
Loro due mi hanno insegnato che nella vita come prima cosa viene sempre l’educazione. Negli anni non mi hanno mai fatto mancare nulla, mi hanno sempre appoggiata, anche nei momenti per me peggiori, mi riferisco soprattutto a quei periodo in cui il tennis si stava trasformando nel mio peggior nemico.  Quando mi sono ritrovata a fare qualche scelta sbagliata soprattutto tennisticamente parlando, non mi hanno mai lasciata sola e sono rimasti al mio fianco. Magari non condividevano a pieno le mie scelte, me lo facevano capire, per loro non stavo prendendo la decisione migliore (cosa che poi con il tempo ho finito per capire da sola) ma comunque, per me, ci sarebbero stati lo stesso, sempre. Sono tutto per me, li amo immensamente!

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  1. Grande Roby ! Capitana della Fed Cup! Corrado e’. Ora che va in pensione anche se e’ un grande ! Ma spazio ai giovani !

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