Il tennis americano guarda con speranza alla maturazione del giovane Taylor Fritz. Tre anni fa, quando è stato invitato dall’USTA ad allenarsi con altri quindici atleti juniores al training center di Boca Raton, Taylor Fritz era appena una matricola di scuola superiore che si divertiva a giocare a basket a San Diego e impegnava appena un’ora della sua giornata sui campi da tennis. In quell’occasione, Taylor fu sconfitto da tutti i suoi “colleghi”.
Dalla sala stampa del torneo ATP 250 di Delray Beach riguardo quella esperienza, Taylor, dice: “non sono un grande appassionato di questo genere di cose perché ti fanno sempre lavorare duro. Sono stato probabilmente il peggiore di tutti”. Stefan Kozlov, Tommy Paul erano alcuni degli altri partecipanti. “E’ stata una fortuna che mi abbiano “strapazzato”. E’ stata una vera rivelazione vedere come tutti questi ragazzi della mia età erano migliori di me. Mi trovavo ad un bivio: abbandonare il tennis od accettare e fare tesoro di questa esperienza per migliorarmi e tornare a giocare ancora meglio.”
Passato in poco più di un anno dalla posizione 937 a quella 102 del ranking ATP, ha vinto già tre tornei Challenger e gli US Open juniores. La settimana scorsa, al suo terzo torneo ATP, il 250 di Memphis, si è arreso, solo, in finale contro il numero 17 del mondo Key Nishikori per 4-6 4-6 dopo avere eliminato, nell’ordine, Steve Johnson, Benjamin Becker e Ricardas Berankis. Il tennis americano, che non vede un proprio giocatore vincere uno slam dai tempi di Andy Roddick (era il 2003) ed uno in top ten da quelli di Mardy Fish, si stringe intorno al giovane di Rancho Santa Fe (California).
“Sono onorato che il nome possa essere associato a questi campioni”, ha detto Fritz. “Ma la pressione che sento è solo quella che ho messo su me stesso. Sto giocando a tennis per me e non sono troppo preoccupato per qualsiasi altra cosa. Se divento quello che tutti vogliono, allora sì che sarà grande.” Fritz, il giocatore più giovane del tabellone, qui a Delray Beach, purtroppo, non potrà incontrare il giocatore più anziano, il trentaseienne campione in carica Ivo Karlovic, che è stato eliminato dal qualificato australiano John-Patrick Smith. Il ventiquatrenne Grigor Dmitrov, testa di serie numero quattro del seeding, si ha parlato di Fritz. Chiamato baby-Fed per la sua straordinaria somiglianza con il gioco del più grande Roger, anche lui, è stato il più giovane top-ranked nel 2008. E sa cosa significa affrontare il peso di enormi aspettative.
“Ha un grosso potenziale e tutti gli Stati Uniti fanno il tifo per lui”, ha detto il numero 27 del mondo Dimitrov, che con Taylor si allenava a Los Angeles nel 2014. Gli posso solamente consigliare di andare avanti per la sua strada senza stare ad ascoltare tutti. È proprio in quel momento che sai che stai prendendo la strada sbagliata.” Fritz, per la cronaca, ha perso il suo incontro contro il connazionale Tim Smyczek. Ma ci puo anche stare dopo le fatiche di Memphis.