Nella sua quinta partecipazione al Mutua Madrid Open, Milos Raonic cercherà di contnuare a migliorare il suo gioco sulla terra e entrare una volta per tutte nella Top 5 ATP. Il numero uno canadese si è soffermato nel classico giorno dedicato alla conferenza stampa sugli aspetti da migliorare per sperare di vincere titoli importanti.
Domanda. Ti ritirasti nei quarti di finale di Montecarlo a causa di un problema al piede sinistro e fosti costretto a saltare Barcellona. Sei recuperato al 100%?
Risposta. Ho quasi recuperato. Ho preso la decisione di giocare qui praticamente all’ultimo minuto e spero di stare al 100% per la partita di primo turno.
D. Questa sarà la tua quinta partecipazione a Madrid, un torneo dove non hai mai superato il terzo turno. Pensi quest’anno di arrivare più preparato delle altre volte?
R. Credo che il mio livello è più alto rispetto agli anni passati. Peccato per l’infortunio che mi ha permesso di allenarmi solo pochi giorni però fortunatamente ho un bye al primo turno in modo da iniziare un po’ più tardi il torneo.
D. Hai lavorato alcuni anni con Galo Blanco e da un paio di stagioni il tuo allenatore è Ivan Ljubicic. Che importanza hanno avuto nel tuo sviluppo come giocatore?
R. Sono stati di un grande aiuto. Grazie a Galo ho potuto salire molto velocemente ranking e mi aiutò a capire una serie di cose che mi successero in poco tempo. Mi aiutò soprattutto ad affrontare tutto ciò che mi stava accadendo in quei momenti. Ivan, invece, mi sta aiutando a fare la differenza con il mio gioco e a stabilirmi nelle prime posizioni della classifica.
D. Negli ultimi anni abbiamo visto come sei migliorato nel gioco da fondo campo. La gente non ti vede solo come un tipo alto con un gran servizio. Ora sei un tennista molto più completo. Che pensi che andrebbe migliorato per sperare di vincere grandi titoli?
R. Devo migliorare in tutti gli aspetti. Posso migliorare ancora di più il mio servizio e la mobilità sul campo. La motivazione che ho ogni giorno è che posso migliorare in ogni allenamento.
D. La terra battuta non è la superficie più favorevole al tuo gioco però nel passato anno hai ottenuto risultati molto buoni: semifinali a Roma, quarti di finale al Roland Garros. Quale pensi che è stata la chiave per giocare meglio in queste superficie più lente?
R. Intesa. Esperienza. Sapere cosa devo fare in ogni partita e avvicinarmi il più possibile al mio gioco per avere la possibilità di vincere partite.
D. L’altitudine di Madrid è l’elemento caratteristico di questo torneo che non hanno altri eventi di sulla terra. Questo è qualcosa che rende le superficie più veloci. Già ti sei allenato negli ultimi giorni qui. Come ti sei sentito?
R. Mi sento molto bene. Molto bene, specialmente dopo aver iniziato ad allenarmi solo alcuni giorni. Ho giocato grandi partite0 qui nel passato e spero di avere un maggior impatto quest’anno rispetto ai passati.
D. Pensi che l’altitudine di Madrid possa rappresentare un handicap per altri giocatori che non hanno un gran colpo come il tuo servizio?
R. Ad alcuni giocatori piace giocare in altitudine, ad altri no. Penso che secondo ogni tennista è diverso. Non penso che necessariamente l’altitudine sia a vantaggio di uno tipo di giocatore preciso rispetto a un altro.
D. Il tennis canadese sta crescendo grazie ai grandi risultati come Bouchard o te. Anche Nestor e Pospisil, che stanno vicino alle prime posizioni del ranking di doppio. Grazie a tutto questo, il tennis in Canada è diventato più popolare. Come stai vivendo ciò?
R. E’ fantastico. Abbiamo sempre più bambini che giocano a tennis in Canada. E anche più adulto. Le licenze della federazione in Canada stanno crescendo. E’ un piacere esser parte di tutto questo movimento. Ho notato anche l’affetto della gente quando torno a casa, quando gioco in Coppa Davis e la Rogers Cup, questo si che è fantastico. Sono molto contento.
D. Il Canada ha superato il primo turno in Coppa Davis dopo aver battuto il Giappone e ora giocherà nei quarti sulla terra battuta di Ostende contro la squadra belga. Il tuo paese ha una grande chance di raggiungere le semifinali. Pensi che potranno rappresentare uno degli outsider della competizione?
R. Penso di si. Abbiamo grandi giocatori in squadra. Ovviamente sarà difficile giocare sulla terra battuta dopo Wimbledon però penso che abbiamo una sufficiente capacità di adattamento e anche l’esperienza per vincere questo incontro.
D. L’anno passato raggiunsi le semifinali di Wimbledon e giocasti la finale a Parigi-Bercy. E’ vincere un torneo del Grand Slam o un Masters 1000 il grande obiettivo dell’anno per te?
R. Si, specialmente vincere un Grand Slam è il grande obiettivo dell’anno. E’ ciò che mi permetterebbe di esplodere definitivamente e di dare un grande impatto nel circuito.
D. E’ qualcosa di cui ha parlato specificatamente con il tuo allenatore?
R. Si, è qualcosa di cui abbiamo parlato molto e entrambi abbiamo molto chiaro che è l’obbiettivo da raggiungere.