Martina Hingis in un’intervista concessa al quotidiano spagnolo As si è espressa riguardo le motivazioni che l’hanno spinta a tornare nel circuito , in merito alla vittoria in doppio misto agli Australian Open ma non solo…
Martina rivela: “in realtà non sono mai stata completamente fuori dal mondo del tennis. Ho aiutato tecnicamente diversi giocatori (Tommy Robredo, Arantxa Parra, Sabine Lisicki). Provando i nuovi materiali delle racchette mi sono detta perchè non tornare? Sentivo che potevo competere a un buon livello, ora cerco semplicemente di godermi ogni momento senza avere nulla da perdere. Rispetto al 1995 sono cambiate molte cose, non avevo paura di calcare i palcoscenici più importanti. I materiali delle racchette sono molto diversi e ciò ha aiutato molto i tennisti , ora tutto il mondo può giocare meglio di prima.”
In merito alla vittoria di Serena Williams nel primo Slam della stagione la tennista svizzera dichiara: “Serena ha già vinto 19 Slam ma può arrivare a 22 perchè no? Nel circuito ci sono giocatrici molto brave che a 33 anni la rendono migliore. Lei è in possesso di molte armi ma la migliore è decisamente il servizio che la salva nei momenti difficili e frustranti. In finale contro la Sharapova nel erano alla pari con i colpi da fondo ma Serena con il servizio ha risolto tutti i problemi.
“Con Leander sto molto bene, il doppio si basa su questo”. Alla fine sembrava che giocavamo insieme da una vita. Nei momenti che contano, soprattutto in una finale sono pochi coloro che hanno la sicurezza e l’esperienza di Leander.
Tuttavia le dichiarazioni più interessanti sono senza dubbio queste:” Quando gioco cerco sempre di fare del mio meglio, mi piace essere competitiva anche quando sono con i cavalli. Per ora non sto progettando un ritorno in singolare nel circuito Wta , ma ciò è possibile che accada in Fed Cup con la Svizzera. Ne stiamo parlando, fa parte di un processo per il quale non chiudo le porte.
Partecipare ai giochi olimpici di Rio è un grande obiettivo. Mi piacerebbe , non gioco le olimpiadi dal 1996, sono passati quasi 20 anni. Anche se il 2016 è ancora lontano..”
In attesa di scoprire cosa deciderà Martina noi non possiamo che augurarci di rivedere le sue gesta anche in singolare. Dobbiamo ammettere che ci manca il suo gioco ricco di variazioni e magie a rete che al giorno d’oggi è stato soppiantato dai colpi potenti. Il nostro sogno di vederla giocare con re Roger alle Olimpiadi potrebbe avverarsi e noi ne saremo più che felici. Dunque, “chi vivrà vedrà“.