Nonostante manchi ormai poco più di un mese alla fine del 2016 tennistico, gli appuntamenti, per gli appassionati, sono tutt’altro che finiti: mentre imperversa la sfida tra Novak Djokovic ed Andy Murray per il numero 1 del mondo, prenderà il via ufficialmente, da lunedì 17 Ottobre, la stagione sul cemento indoor, che culminerà poi con il Master 1000 di Parigi-Bercy e, soprattutto, le ATP World Tour Finals. Ad aprire le danze su questa superficie forse un po’ anacronistica, ma ancora teatro di grandi sfide, sarà l’ATP 250 di Stoccolma, appuntamento molto importante per i tennisti in cerca di punti nella race, con lo sguardo rivolto proprio al Master di fine anno di Londra. E’ stato sorteggiato, infatti, il main draw dell’evento, che si preannuncia molto interessante e ricco di sfide per niente scontate.
IF STOCKHOLM OPEN- (Il tabellone)
ASSENTE TOMAS BERDYCH, CAMPIONE IN CARICA- Il torneo può vantare una grande tradizione, con la prima edizione che si tenne nel 1969 e un albo d’oro di tutto rispetto: compaiono infatti nomi illustri, da Artur Ashe, Bjorn Borg e John McEnroe a Mats Wilander, Boris Becker, Stefan Edberg, fino a Ivan Lendl, il nostro Adriano Panatta e il più recente Roger Federer, nel 2010. Il campione in carica quest’anno è Tomas Berdych, che ha evidentemente un ottimo feeling con l’evento. Il ceco si è aggiudicato il titolo ben tre volte, la prima contro Tsonga nel 2012 e ancora nelle ultime due stagioni, rispettivamente contro Dimitrov e Sock.
Questa volta, però, Berdych, ancora alle prese con infortuni in un periodo per lui decisamente negativo, non sarà presente nella capitale svedese.
MONFILS E DIMITROV I FAVORITI, SEGUONO KARLOVIC E ZVEREV- Saranno in tanti, dunque, a contendersi il titolo del ceco. A guidare il seeding è Gael Monfils, campione qui nel 2011, che sta vivendo una delle stagioni migliori della sua carriera: se la qualità del tennis del francese non sono mai state messe in discussione, erano la testa e l’atteggiamento da show-man, in cerca più dello spettacolo e degli applausi del pubblico che dei successi sul campo, i veri punti deboli; durante il 2016, tuttavia, “la Monf” è apparso più determinato, concentrato, forse maturo, e soprattutto è stato capace di una continuità finora mai vista. E tutto ciò è dimostrato dal fatto che, incredibilmente, il transalpino è pienamente in corsa per qualificarsi alle Finals, da attuale numero 8 della race; sarà fondamentale per lui, dunque, questo appuntamento, per mettere in cascina gli ultimi punti disponibili.
Non mancheranno, tuttavia, gli avversari, che non hanno assolutamente intenzione di lasciare la strada libera. In primis Grigor Dimitrov, in parziale ripresa dopo una serie disastrosa di insuccessi e il record di aspettative non rispettate. Nonostante i risultati siano negativi e non all’altezza dei pronostici fatti, ormai anni fa, riguardo il suo talento, per il bulgaro le ultime settimane hanno rappresentato una piccola svolta, in particolare con la finale raggiunta a Pechino, dove si è arreso solo all’inarrestabile Murray. Qui a Stoccolma, da testa di serie numero 2, dovrà cercare di confermare i parziali progressi. Ma i pretendenti al trofeo non finiscono certo qui. Subito dopo, infatti, troviamo nel seeding il bombardiere Ivo Karlovic, estremamente pericolo su questi campi, e il giovane Alexander Zverev, che ha centrato di recente il primo titolo a San Pietro Burgo; poi ancora gli statunitensi Steve Johnson, Jack Sock e John Isner, per concludere con Marcos Baghdatis, testa di serie numero 8. E, per la gioia degli appassionati, tra le wild card spicca Juan Martin Del Potro, riemerso quest’anno dalle ceneri dell’infortunio al polso, che il destino gli ha ingiustamente accollato, e ormai uno dei più amati tennisti tra il pubblico.
IL SORTEGGIO: MONFILS CON JOHNSON NELLA PARTE ALTA, DIMITROV TROVA KARLOVIC
Primo quarto: Monfils-Sock
E’ un percorso agevole ma non troppo quello di Monfils. Dopo il classico bye, il francese troverà probabilmente Ivan Dodig, che non dovrebbe avere troppe difficoltà contro il portoghese Elias. Il croato non sta certo vivendo un gran periodo, e, considerando l’età che avanza e lo stato di forma di Gael, non dovrebbe rappresentare un grande ostacolo. Ai quarti di finale, però, le cose potrebbero già complicarsi per il transalpino: il suo rivale uscirà infatti dalla sfida tra Jack Sock, testa di serie numero 6 che supererà senza alcuna difficoltà Malek Jaziri, e uno tra Gilles Muller e Dustin Brown, tutti avversari ostici e non banali. Lo statunitense, reduce dalla sconfitta contro Gilles Simon a Shangai, è in grado, con il suo dritto estremamente ficcante e un ottimo servizio, di mettere in difficoltà chiunque; così come il lussemburghese, bombardiere d’altri tempi, dotato di una battuta difficilissima da gestire per la sua rotazione mancina e un’abilità sotto rete notevole e pregiata. Sarebbe forse più innocuo, invece, Brown, che però, dopo il solito letargo del post stagione su erba, ricompare sui rapidi campi indoor, e che potrebbe, con la sua imprevedibilità da cavallo pazzo, se non altro mettere in difficoltà chiunque.
La sfida più probabile in questo spicchio di tabellone resta, in ogni caso, quella tra Monfils e Sock, nettamente favoriti sui rispettivi rivali; una sfida che vede il pronostico pendere leggermente dalla parte del francese, più che altro per la classifica e gli ultimi risultati e per la solidità dimostrata quest’anno. Non bisogna, però, sottovalutare Sock, il cui rendimento è il vero ago della bilancia: se riuscirà a spingere e a prendere l’iniziativa, potrà fare partita e anche imporsi.
Secondo quarto: Johnson-Zverev
A presiedere il secondo spicchio di tabellone nella parte alta è il giovane Alexander Zverev, lanciato nell’ultimo periodo con il primo titolo a San Pietroburgo, ma reduce dalla sconfitta a Shangai contro Jo Wilfried Tsonga. Il tedesco è atteso da un debutto agevole contro uno tra Mannarino e Young, nonostante il francese possa rappresentare un’insidia, mentre ai quarti di finale troverà dall’altra parte della rete, salvo sorprese, Steve Johnson. Il cammino dello statunitense infatti è estremamente semplice: un primo turno contro Albot e un secondo round contro Kamke o contro il giovane Ymer, che potrebbe dare vita ad una sfida sicuramente più interessante ma probabilmente chiusa, non dovrebbero risultare troppo ostici per lui.
In un eventuale quarto tra Zverev e Johnson, dunque, sarebbe decisamente un fallimento per il tedesco la sconfitta. Se è vero che l’americano, come gran parte dei suoi concittadini, dispone di due armi fondamentali, il dirtto e il servizio, ma è vero anche che la maggiore regolarità e consistenza da fondo campo della promessa della “next generation” devono fare la differenza in scontri come questi.
Terzo quarto: Karlovic-Isner
Non ce ne voglia il buon Ivo Karlovic, che nonostante l’età continua a stupire, ma gli occhi di tutti gli appassionati e i riflettori della stampa sono tutti puntati sull’incontro di primo turno tra John Isner, numero 7 del draw, e Juan Martin Del Potro, che si preannuncia una battaglia. Conosciamo bene i rivali: servizio eccezionale e spinta da fondo campo il primo, dritto devastante e battuta altrettanto efficace, ma una costanza e mobilità migliore da fondo campo il secondo. Pur venendo dalla sconfitta contro Goffin nella capitale cinese, l’argentino ha messo in mostra negli ultimi mesi uno stato di forma inimmaginabile fino a qualche mese fa, e, se riuscirà a carburare in risposta, potrà far valere la maggiore solidità dei fondamentali e consistenza negli scambi; la vera chiave però, con buona pace dei tantissimi amanti di “Delpo” che sa davvero come farsi volere bene, sarà il servizio dell’americano, che, almeno secondo il mio modestissimo parere, è ancora leggermente favorito. In ogni caso la sfida è aperta e il risultato non scontato. Chi tra i due la spunterà, avrà poi vita più facile nel secondo turno, contro uno tra Sugita, buon professionista ma non ai loro livelli, e Nicolas Almagro, in crisi mistica da ormai molto tempo.
Dal canto suo, Karlovic, testa di serie numero 3, dopo il bye potrebbe rischiare qualcosa contro Fernando Verdasco, ancora in grado di giocare a tennis quando in giornata; lo spagnolo però dovrà prima superare Mikael Ymer, fratello del più noto Elias. Sarà dunque una sfida tra bombardieri, questo quarto di finale, o Delpo riuscirà a ribaltare i favori del pronostico? Difficile a dirsi, dunque non ci sbilanciamo.
Ultimo quarto: Dimitrov-Baghdatis
L’ultimo spicchio del main draw si può riassumere citando solamente un match, quello tra Marcos Baghdatis, numero 8 del tabellone, e Kevin Anderson. I due, a secco di risultati per motivi diversi, l’età e il logoramento per il cipriota e infortuni per il sudafricano, si affronteranno al primo turno, che deciderà probabilmente anche chi sarà il rivale di Grigor Dimitrov ai quarti di finale. Troppo deboli, infatti, tutti gli altri, Ryan Harrison o Pavlasek per metterli in difficoltà. L’unico che potrebbe rischiare qualcosa è proprio il bulgaro, atteso da un esordio contro Benjamin Becker: il tedesco è un osso duro e se supererà il qualificato Zopp all’esordio, potrà tentare di fare la sua partita; inutile dire che per Grigor sarebbe l’ennesimo, imperdonabile scivolone, decisamente da evitare per uno che mira a grandi successi.