Australian Open, la parola agli azzurri

Le impressioni di Lorenzi, Pennetta e Giorgi sulle loro partite odierne.

Oggi è stato un gran giorno per Paolo Lorenzi, che ha sconfitto Aleksandr Dolgopolov al primo turno.

Lorenzi superò per la prima volta il primo turno di uno slam agli scorsi US Open e questo risultato non può che aumentare la fiducia dell’italiano, che per la sua intera carriera ha avuto enormi, quasi insolubili, problemi con i primi turni degli slam. Tuttavia è saltata all’occhio la forma non splendida dell’ucraino, molto probabilmente infortunato. Lorenzi ha commentato: “Onestamente non mi è sembrato infortunato, sennò uno non entra in campo. Io da parte mia ho giocato molto bene senza concedere break”.

Camila Giorgi, invece, ha sconfitto la connazionale Flavia Pennetta rimontandole due set. Tennis molto diversi, generazioni diverse, teste diverse, tutto a confronto. Pennetta ha specificato: “Ha giocato un po’ meglio di me, ma nel complesso è stata una brutta partita. Entrambe potevamo giocare meglio. Sono delusa più che per la sconfitta, per la sensazione di non aver dato il meglio.

La marchigiana, dal canto suo, sembra più determinata che mai e pensa poco alla specifica partita.“Sono le prime partite della stagione ed è normale fare fatica. Comunque non ero nervosa. Il mio obiettivo è diventare numero 1 d’Italia.

Questo 2015 ci prospetta diversi scenari per questi tre tennisti. Se Lorenzi promette dei leggeri miglioramenti, Pennetta sembra non confermare la forma che la portò alla vittoria di Indian Wells diversi mesi fa; Giorgi, invece, rimane sempre determinata, ma per ora è ancora la mina vagante capace di battere tutte, e di perdere da tutte, come dice Pennetta. “Se è in giornata, può battere chiunque, però può anche perdere contro chiunque. Giorgi aveva recentemente battuto Pennetta al Premier di Mosca nell’ottobre dell’anno scorso, sapendo essere un’avversaria difficile per la tennista trentaduenne.

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