Poco più di un allenamento per Novak Djokovic, il terzo ed ultimo incontro del Round Robin delle Atp Finals di Londra, che lo ha visto prevalere nettamente sul belga David Goffin. Il serbo già certo del primo posto ha impiegato poco più di un’ ora per imporsi sulla “riserva” di Gael Monfils; il francese, già matematicamente eliminato, e afflitto da problemi alle costole, che nella giornata di ieri aveva comunicato il suo ritiro.
Difficile trovare motivazioni per il belga, che non aveva possibilità di qualificarsi, nonostante ogni singola partita delle Finals metta in palio punti e dollari, Goffin ha disputato l’ ultimo incontro del suo 2016, contro un Djokovic al quale gli stimoli non mancano di certo, e che deve cercare di vincere ogni singolo incontro per tentare di recuperare la prima posizione del ranking, appena strappatagli da Murray.
IL MATCH- Non c’ è molto da raccontare, di un incontro che si commenta leggendo il 6-1 6-2 finale, e i settanta minuti impiegati dall’ ex numero uno del mondo, per mandare in vacanza Goffin, nonostante le premesse lasciassero facessero auspicare un match un po’ più equilibrato. Nei primi tre game nessun break, con entrambi i contendenti che servivano male, con molte seconde e qualche doppio fallo di troppo, ma ovviamente come era preventivabile, la maggiore solidità del serbo e i maggiori stimoli, hanno fatto la differenza. In parole povere Djokovic ha vinto i punti chiave, archiviando il primo parziale in trentasei minuti, con un punteggio troppo severo, se pensiamo che quattro dei sette giochi disputati si sono conclusi ai vantaggi.
Copione che non è cambiato nella seconda frazione, dove un Goffin sempre più nelle vesti di sparring partner, ha mantenuto le basse percentuali del primo set, e si è visto ben presto sfuggire via il serbo, che ha chiuso velocemente con un perentorio 6-2.
“Nole è troppo più forte e troppo più solido”, ha commentato un sorridente Goffin a fine incontro, comunque soddisfatto per quella che è stata la sua prima volta in carriera alle Finals.