Fabio Fognini, al termine di una estenuante maratona di quattro ore contro il combattente argentino Guido Pella, rimonta miracolosamente due set di svantaggio e vince regalando all’Italia l’opportunità di giocarsi ad arpile i prestigiosi quarti di finale della Davis Cup contro l’agguerritissimo Belgio di Steve Darcis. Match ad alta tensione emotiva quello disputato fra il torrido ed umido caldo ed il tifo assordante nella bolgia argentina in quel di Buenos Aires. Dopo due set di totale assenza nervosa e fisica da parte dell’eterna incompiuta promessa italiana, il dominio assoluto di Pella pare affievolirsi tacitamente, l’incontro inizia ad accendersi con Fognini che prepotentemente sale in cattedra nel terzo e nel quarto set imponendo un ritmo elevato ed a tratti insostenibile dall’umile tennista “blanco-celeste”, che sembra soffrire la ragnatela tattica ed l’affannante pressing sul rovescio da fondo campo, supportato da un servizio vario e punto di riferimento solido e costante per l’italiano, che attraverso la prima palla riesce con continuità a fare gioco e a portare a casa il punto decisivo che vale la sfida contro il temibile Belgio. Una partita luce e ombre quella di Fabio, caratterizzata da alti e bassi inspiegabili, assenza emotiva dalla sfida alternata misteriosamente al destarsi di una “coscienza tennistica” che in alcuni frangenti pareva essere pericolosamente persa, salvo poi essere magicamente ritrovata con l’aria sfacciatamente serena di chi è consapevole di avere in dote un gran talento del quale poter presuntuosamente far sterile sfoggio più che un saggio impiego.
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“SIAMO UN GRANDE GRUPPO” – Alla fine però è andata bene: nonostante la prestazione discontinua di Fognini, il ligure ha permesso di continuare del sogno della brigata azzurra capitanata da Corrado Barazzutti. A caldo entrambi si sono mostrati entusiasti per la laboriosa trasferta portata a casa. “Fogna” non ha certo nascosto la sua gioia. “Che dire, all’inizio giocavo male – ha dichiarato a fine partita il ligure – ma ho continuato a lottare ed è andata bene. Sono contento perché siamo un grande gruppo. Sapevo che sarebbe stata una partita difficile – spiega il 29enne – perché all’inizio lui giocava bene, io meno. Poi sono riuscito ad essere più incisivo, la partita è girata e sono felice di averla vinta”. Dello stesso avviso Corrado Barazzutti: “Siamo felicissimi, è stata una partita davvero dura. Sono stati quattro giorni difficili: prima siamo stati avanti 2-0, poi il match-point mancato nel doppio, il 2-2, quindi lo svantaggio di due set nel singolare decisivo. Non ci siamo fatti mancare niente. Fabio è stato eccezionale soprattutto perché aveva iniziato contratto e teso dopo che avevamo perso due match in maniera rocambolesca, a cominciare dal doppio. Ed è stato bravo anche perché dal pubblico è arrivato qualche insulto di troppo“. Prossima fermata Belgio: la spedizione azzura continua.