Timea Babos ha vinto il secondo titolo Wta ed è la nuova campionessa di Budapest. Domenica ha battuto in finale nel torneo di casa la ceca Lucie Safarova, perdendo al tie break il primo set, per poi rimontare e infliggere alla mancina 6-3 nel secondo e 6-4 nel terzo.
TIMEA E IL TENNIS – Timea Babos, nata a Sopron 23 anni fa è una ragazzona di 1,79, che ha impugnato per la prima volta la racchetta all’età di 8 anni. Già da juniores ha buoni risultati particolarmente in doppio, che gioca principalmente con Sloane Stephens. Nel 2012 passa al professionismo, dove si mette subito in mostra arrivando in Semi a Bogotà e la settimana seguente vince addirittura il titolo a Monterrey.Nel 2014 vince in doppio a Sidney in coppia con Lucie Safarova battendo le chikies e arriva in finale a Wimbledon in coppia con Kristina Mladenovic perdendo però proprio contro Errani Vinci. Nel 2015 poi raggiunge la finale a Marrakech battuta dalla Svitolina
SELES: PROBABILE FUTURA TOP TEN – Monica Seles, ospite speciale a Bucarest ha detto su di lei e sulla possibilità per l’ungherese di entrare in top 10 “Timea ha scelto un ottimo allenatore (ndr Thomas Drouet) e possono lavorare bene insieme. Penso che abbia ancora tempo, in fondo la Kerber ha vinto uno Slam ed è diventata numero uno della classifica a 28 anni. Se riuscirà a trovare un equilibrio nella sua vita e se riuscirà a gestire tutto ciò che è connesso alla popolarità potrà andare lontano”
DURO LAVORO E DETERMINAZIONE – L’ungherese che ha già vinto 10 titoli WTA tour in doppio è una giocatrice di fondo di grande potenza ma è anche in grado di mescolare le carte in tavola con variazioni in slice e palle corte, da buona doppista. Il salto di qualità di Timea Babos è stato nel 2016,infatti pur non avendo avuto vittorie su grandi nomi, l’ungherese ha trovato una costanza di rendimento a lei prima sconosciuta, tanto da trovarsi 17ma nella Road to Singapore. Qual è la ricetta? E’ semplicissimo, duro lavoro ed allenamento mentale.
EVERYDAY LIFE – Timea ha paura dei ragni, come tutti i ragazzi discute coi genitori,anche se ammette di dover loro tutto, perché hanno sempre creduto in lei e nel suo talento, sogna le vacanze in Messico a bere Tequila e a ballare Gnam gnam style, che adora. Appassionata di automobili a volte ha portato a casa anche qualche multa, prese però con la Mazda per cui esegue dei test-drive “Qualcuna sì… ma per fortuna le mandano alla Mazda e non al mio indirizzo di casa, quindi tutto ok!”
I RICORDI DI UNA TENNISTA – Della sua vittoria da juniores agli European Championships dice di ricordarsi molto bene, come del suo problema all’anca dei primi match e di come man mano le cose fossero andate sempre meglio. Ricorda anche gli Slam e le vittorie in doppio, i Giochi Olimpici e anche di Singapore, dove poi è tornata per le Finals di doppio. “Il passaggio da Junior al professionismo da adulta è stato abbastanza difficile- racconta Timea- la mentalità e lo stile di gioco sono completamente diversi, il livello tuo e degli avversari è simile. Si sente molto di più la pressione. Il mio successo preferito naturalmente è il mio primo trionfo a Monterrey, e poi le finali di doppio negli Slam, ma anche le vittorie contro Ana Ivanovic o Sam Stosur, e comunque non è facile scegliere, ogni esperienza e ogni anno nel tennis sono esperienze fantastiche”
IL DOPPIO E KIKI – Sulle sue esperienze di doppio dice “Ho avuto delle difficoltà ad adattarmi ad ogni torneo a compagne di doppio differenti, poi finalmente mi sono trovata bene con Kristina- Mladenovic- e i risultati si sono visti. Io e Kristina in campo siamo complementari e ci capiamo senza parlare. E’ una persona molto onesta,è la mia migliore amica, mia sorella e sa tutto di me e della mia vita. Per allenarmi per il doppio non ho tempo, quindi mi concentro sul singolare, che è la mia priorità. Poi quando so che ho degli incontri di doppio importanti, come per esempio a Singapore mi concentro su quello, ma solo dopo l’allenamento per il singolare”
LA RICETTA DEL BUON TENNISTA -“Per essere un buon tennista e per competere con gli altri top players bisogna possedere una grande determinazione, poi ci vuole visione di gioco e una buona capacità e rapidità di decisione. Poi per ciò che riguarda il doppio, ovviamente un buon gioco di rete. Da quando faccio più fitness il mio gioco e il mio stile di gioco sono migliorati. Poi sono contenta di come il mio corpo si sia trasformato”
TIMEA E DROUET – Sul suo allenatore Thomas Drouet dice “ Lo stimo molto perché decidendo di allenare una giocatrice con un ranking così basso si è preso dei rischi. Ne abbiamo passate tante,e ovviamente abbiamo fatto del nostro meglio affrontando anche a volte delle brutte sconfitte” Thomas Drouet invece ricordando la sua decisione di allenarla dice “Appena l’ho vista a Parigi nel 2014 ho capito che aveva un grandissimo potenziale,grande forza fisica e mentale. Così abbiamo deciso di proseguire insieme. Il nostro lavoro è basato sulla disciplina, io sono felice di lavorare con una giocatrice che dà sempre il suo massimo. Devi alzarti ogni mattina ed essere motivata anche se il giorno prima ti sei preso una batosta. Se tu rispetti le regole di disciplina e lavoro avrai sicuramente successo. E questo è esattamente quello che ci aspettiamo anche noi dalla nuova n° 27 Wta