Ecco la compilation settimanale di alcune tra le dichiarazioni più interessanti dei tennisti. Dalla tristezza di Walter Trusendi alla delusione di Maria Sharapova, sconfitta a sorpresa all’esordio a Miami. E poi la determinazione di Nicole Vaidisova e di Rafael Nadal e lo straordinario coraggio di Juan Martin Del Potro.
L’obiettivo di Vika
“Sto cercando di ritornare la numero uno. Non voglio pormi nessun altro obiettivo. Sarà una lunga strada. Bisogna avere pazienza, anche se a volte è frustrante. Devo solo costruirmi la resistenza per ogni singolo match in modo da far tornare la mia fiducia al massimo livello. Sono motivata a ottenere ottimi risultati”. (Victoria Azarenka)
I miglioramenti di Rafa
“Sono contento di questa vittoria: sfidare Almagro al debutto non è certo una passeggiata. Ora sto bene. Giorni fa ho avuto un piccolo strappo alla caviglia, quindi sapevo che sarebbe stato difficile giocare. Il giorno dopo ho avuto dolore, ma dopo due giorni ho migliorato del 50% e oggi posso dire che non limita i miei movimenti. A Miami ho giocato quattro finali, non posso dire che non mi piace questo torneo. E’ vero che alcuni giorni possono essere molto umido e duro per il corpo, ma generalmente sono le condizioni in cui mi piace giocare a tennis. Nessun problema”. (Rafael Nadal dopo la vittoria all’esordio contro il connazionale Nicolas Almagro nel Master 1000 di Miami, che non ha mai vinto – clicca qui per leggere l’intervista completa).
Nicole ci riprova
“Nel momento in cui mi sono fermata non ho mai detto di essermi ritirata o che non avrei più giocato a tennis. Ho voluto fare un passo indietro e respirare. E’ difficile stare nel circuito quando sei molto giovane. Noi tenniste siamo cresciute molto velocemente, fin da bambine siamo per molto tempo fuori da casa e viaggiamo per tutto l’anno. E’ stato bello rimanere un po’ a casa e raccogliere i miei pensieri. Quello che mi serve è accumulare partite e tornei. Se sarò in grado di andare avanti, stare maggiormente nel tour e giocare più tornei di fila, potrò recuperare la mia carriera. Voglio dare tutto e non avere rimpianti”. (Nicole Vaidisova)
Aspettando le sorellone
“Sì, ci sarò anche io a Brindisi. Sia io che Serena siamo molto eccitate in vista della sfida contro l’Italia. Sarà bello tornare a giocare in Fed Cup e vedere una città italiana che non abbiamo ancora mai visto”. (Venus Williams)
Una rivalità infinita
“Lei è al culmine della sua carriera. Io adesso sono numero 2 al mondo. Credo che siamo ancora affamate e spinte ad essere le migliori giocatrice del pianeta. Non penso che nessuno nel mondo del tennis credesse che, dopo dieci anni, noi saremmo rimaste rivali”. (Maria Sharapova)
Io come Roger? Figuriamoci!
“In Svizzera, a prescindere dei risultati che ottengo, mi paragonano a Roger. Bene, ora Roger è imparagonabile. Lui è il miglior giocatore di tutti i tempi, che ha battuto tutti i record e che non si fermerà qui. Non sono degno di questo paragone. Non ho un talento che mi permette di fare tardi ogni sera. La mia forza è il lavoro. Ho un allenatore, ma non sento la necessità di sentire qualcuno dietro di me per costringermi a lavorare”. (Stan Wawrinka)
Il calvario di Juan Martin
“Sono passati appena 2 mesi dal mio secondo intervento al polso sinistro ed è normale non essere ancora al meglio, per me al momento conta già tanto essere stato qui. Non sono ansioso di tornare in top 10, per ora voglio solo giocare a tennis, non importa quanto ci vorrà. Non ho colpito forte col rovescio perchè non ho ancora al 100% fiducia nel colpo: devo ritrovarlo, lavorandoci piano piano, giorno dopo giorno. Ho colpito più rovesci a due mani negli ultimi 10 giorni di quanti non ne abbia colpiti nell’ultimo anno intero. E’ importante adesso essere fiduciosi e positivi. Negli ultimi tempi ho sofferto di depressione, ne ho parlato spesso anche con Tipsarevic, un altro che ha avuto a che fare con lunghi infortuni e ritorni. Se dovrò imparare a tirare un rovescio diverso, lo farò, ma sto facendo il possibile per recuperare il mio solito rovescio, rimanendo forte mentalmente per farcela”. (Juan Martin Del Potro)
Una sconfitta inaspettata
“E’ lo sport, capita di perdere. Certo sono sorpresa, al primo turno mi aspettavo di vincere. Bisogna scendere in campo e vincere, non importa se sei la favorita. Oggi non ci sono riuscita. Ho commesso troppi errori, non sono stata paziente”. (Maria Sharapova dopo la sconfitta al primo turno di Miami contro Daria Gavrilova).
Gli errori si pagano
“Il giorno prima del match avevo 39 di febbre e non mi sentivo in grado di scendere in campo e fare una figuraccia. I soldi del primo turno però mi facevano comodo per tamponare qualche spesa, cosi ho chiamato il primo dei lucky loser, e lui ha giocato al mio posto. Mi sono accorto di aver fatto una gran fesseria. Potevo scendere in campo, fare un game e prendere lo stesso il premio. Sono distrutto, faccio fatica a mantenermi. Finanziariamente, a fine stagione vado sempre sotto. Vivo a casa dei miei genitori”. (Walter Trusendi)
Martina e i 17 Slam di Federer
“Rafa ne ha 14, quindi non è così lontano. Djokovic sta giocando molto bene. Battere il record di Roger è possibile ma non probabile. Non metterei dei soldi. Penso che 17 Slam, sia una cifra abbastanza difficile da raggiungere”. (Martina Navratilova)
San Servizio
Fin dalla tenera età, il servizio è sempre stata la mia arma migliore. Ho speso costantemente un sacco di tempo per esercitarmi a servire. Non c’era sempre qualcuno con cui poter giocare in Canada, così prendevo un cesto di palle e andavo sul campo a provare i servizi. Non pensavo che questo sarebbe stato fondamentale per me nella costruzione di questo colpo, ma me lo sono ritrovato più avanti. Ho sempre considerato il servizio come il colpo più importante nel tennis e come un modo per iniziare il punto in una situazione di vantaggio. (Milos Raonic)
La rottura delle Chichis
“La separazione di Errani e Vinci? Ha sorpreso tutti. Tutte eravamo sorprese di non vederle in tabellone ad Indian Wells. Ero sicura che fossimo le tds numero 2, di solito non guardo i tabelloni ma solo le prime avversarie: è stato un segnale. Pensavamo si trattasse di un infortunio, perchè avevano giocato tanto in singolare, poi hanno comunicato il divorzio. Hanno vinto tanto, penso che ogni rottura di coppia sia triste… Ma c’è una coppia in meno da temere nel circuito, alla fine…”. (Martina Hingis e Sania Mirza)
Caroline sulla rottura con McIlroy
“Nella mia testa, avevo tutto fino a quel momento. Una bella carriera, una formidabile famiglia, stavo per sposarmi. Tutto era perfetto. E poi succede qualcosa che non ti aspetti. Ti vedi il mondo crollare addosso improvvisamente, in un secondo. Ho imparato e sono cresciuta molto da quell’episodio. Ora so che sono forte, so quello che voglio e quello di cui ho bisogno. Mi ha fatta diventare ancora più affamata di vittorie. Ho avuto modo di conoscere una nuova “spirale” di vittorie, visto che ho vinto delle belle partite. La mia fiducia è tornata, e con essa, il rispetto per gli altri giocatori. E’ fantastico essere di nuovo nella top 5, sento che il mio posto è lì”. (Caroline Wozniacki)