[tps_title]Ranking Atp[/tps_title]
Non cambia il podio dopo il secondo Master 1000 della stagione, nonostante I primi due giocatori del mondo non siano scesi in campo. Andy Murray anzi, incrementa il proprio distacco sul primo inseguitore Novak Djokovic (che difendeva il titolo del 2016) portando a 4045 i punti di vantaggio. In terza posizione resta Stan Wawrinka, mentre da dietro arrivano di prepotenza i protagonisti dell’ultimo atto di Miami. Il campione Roger Federer, che per la seconda volta in carriera completa la tripletta Australian Open-Indian Wells-Miami guadagna due posizioni e sale al n°4, a soli 485 punti dal connazionale, mentre il finalista Rafael Nadal sale di due al n°5, staccato di 570 dallo svizzero.
Perde una posizione Milos Raonic in discesa al n°6, male Kei Nishikori, finalista dodici mesi fa, l’eliminazione ai quarti gli costa 3 posizioni e la discesa al n°7, torna in 8° posizione Marin Cilic che scavalca Dominic Thiem, mentre chiude la top 10 Jo Wilfried Tsonga.
Con i quarti di Miami realizza il nuovo best ranking Jack Sock l’americano si migliora nuovamente di due posizioni e sale al n°15. Buon +9 sia per l’americano Donald Young in salita al n°42 che per Nicolas Mahut al n°46 entrambi hanno centrato gli ottavi in Florida. Riprende quota Jeremy Chardy in salita di 9 al n°68.
Guadagna ben 20 posizioni e realizza il proprio best ranking il ventenne americano Jared Donaldson in salita al n°75. +12 per l’altra giovane promessa statunitense Frances Tiafoe che incrementa di 12 posti e sale al n°89. Un altro giovane americano fa il suo ingresso per la prima volta tra i cento, Ernesto Escobedo che con 13 posti guadagnati è n°95.
Ottimo balzo in avanti di Fabio Fognini che, grazie alla prima semifinale in un Master 1000, guadagna ben 12 posizioni, ritornando tra i primi trenta al n°28. Guadagna una posizione Paolo Lorenzi al n°36, mentre si migliora di 4 posti al n°76 Andreas Seppi.
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Non è la prima semifinale in un 1000 per Fabio