Avrei potuto parlare di tanto altro. Un’ulteriore manciata di storie sui Giochi Olimpici Invernali, tanto per iniziare. In estrema sintesi le raccolgo qui; con scarso spirito patriottico cito solo ora i bellissimi successi delle italiane a Pyeongchang: Sofia Goggia nella discesa libera, Arianna Fontana nei 500 metri dello short track e Michela Maioli nel cross dello snowboard. Le splendide “Farfalle” della nazionale italiana di ginnastica ritmica sono riuscite a strappare un oro alla (quasi) invincibile Russia. Russia che finalmente ha vinto il titolo olimpico nell’hockey su ghiaccio (l’ultima volta che era accaduto, nel 1992, si chiamava CSI). Un’altra favola poco conosciuta alle nostre latitudini è questa: l’Irlanda dell’hockey su prato, senza nessuna tradizione alle spalle, è clamorosamente arrivata alla finale del campionato del mondo, le ragazze sorridevano tutte gioiose e orgogliose mentre ascoltavano l’inno, è solo un dettaglio di poco conto il fatto che siano state surclassate nell’ultimo atto della competizione dall’imbattibile Olanda. Insieme all’Italvolley e alla Croazia del calcio fanno un trio di nazionali “perdenti e contente” perché hanno raggiunto un traguardo al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Nei campionati europei di sport acquatici di Glasgow si sono fatti valere i nuotatori, i tuffatori e le sincronette di Russia, Gran Bretagna e Italia, con il fiore all’occhiello della magnifica tripletta nello stile libero (400, 800 e 1.500) di Simona Quadarella. Invece, in quelli di Atletica Leggera a Berlino, l’hanno fatta da padroni britannici, polacchi e tedeschi; tra le tante belle gare è d’obbligo citare quelle in cui i giovani sono saliti alla ribalta: nel salto con l’asta maschile lo svedese Armand Du Plantis (19 anni) e il russo Timur Morgunov (22) hanno battagliato sopra i sei metri per aggiudicarsi il titolo andato alla fine allo scandinavo, mentre il diciottenne norvegese Jakob Ingebrigtsen ha entusiasmato con la sua doppietta nelle gare di mezzo fondo (1.500 e 5.000). Lo sport 2018 ha regalato momenti da non dimenticare. Auguriamoci che il 2019 non sia da meno.
10 comments
Ole ole ole Rafa.
D’accordo…ma…l’immagine di copertina non riguarda l’articolo. Lo hai letto ? 🙂
Il curling
Immancabile anche perchè la storia della squadra americana è unica !
Calcio e Pallavolo uber alles. Momenti di gloria davvero unici 🙂
Ho inserito la pallavolo con entusiasmo e convinzione, mentre il calcio solo perchè era doveroso farlo (impossibile ignorare i mondiali)
Nn ti sfugge nulla…☺️
Non mi sfugge nulla…ad eccetto delle cose veramente importanti della vita.
Bravo Nick, sapevo che il resoconto più lungo sarebbe stato quello sul ciclismo, ma non avrei mai immaginato che se la sarebbe giocata fino all’ultimo col curling. Una carrellata di emozioni raccontata con precisione e stile, al di sopra delle parti. Bravissimo
Grazie. Eh si, col ciclismo sono andato via liscio come l’olio…e non mi sono accorto di quanto stessi “allungando”. Come si dice ? Non si interrompono le emozioni ! 🙂 Comunque sia ho cercato di essere equilibrato e se devo proprio scegliere le storie che ho scritto con più piacere allora opto per le quattro delle Olimpiadi Invernali.