2018: dieci indimenticabili frammenti di sport… oltre il tennis

Non solo le imprese di Nadal, Federer e Djokovic in questo 2018. Ecco 10 dei più importanti ed eclatanti eventi accaduti nel mondo dello sport durante quest'annata densa più che mai di emozioni

[tps_title]8.LOTTA LIBERA[/tps_title]

CAMPIONATI MONDIALI: 23 OTTOBRE. Budapest, Sports Arena (Ungheria). Sadulaev contro Snyder.

Lo sport è stato in tempi di Guerra Fredda un campo di battaglia vero e proprio tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Nella lotta libera e greco-romana si sono vissuti episodi tra i più infuocati. Il sovietico Alexander Karelin, detto “l’orso” o “King Kong”, rimase imbattuto per nove lunghi anni tra Mondiali e Olimpiadi.  Gli americani fecero di tutto per sconfiggerlo andando incontro a disfatte imbarazzanti; quando Rulon Gardner alla fine ci riuscì ai Giochi Olimpici di Sidney 2000 tornò in patria come un eroe nazionale. Tra i talenti più cristallini di quest’epoca abbiamo il russo Abdulrashid Sadulaev e lo statunitense Kyle Snyder. Snyder ha battuto Sadulaev nei mondiali dell’anno scorso. Il capo allenatore della selezione russa alla vigilia della competizione rilascia queste concilianti dichiarazioni: “Sadulaev non era preparato nel 2017, ora è a posto. Tra lui è Snyder la differenza è abissale. Stavolta non gli farà fare un punto. La loro finale sarà uno scontro tra un vero campione e un semplice dilettante”. Arrogante strafottenza di un coach con il dente avvelenato ? Come da copione i due sfidanti arrivano all’atto conclusivo nella categoria dei 97 kg.  Dopo pochi attimi di studio al centro della materassina Sadulaev con la rapidità di un felino aggancia la gamba destra di Snyder, l’americano abbozza una resistenza, ma dopo qualche istante viene ribaltato su un fianco. La presa salda come l’acciaio del russo lo annichilisce, Snyder si dimena convulsamente come un pesce appena infilzato dall’amo. Sadulaev mantiene la morsa letale e quando capisce che l’avversario è allo stremo delle forze si rigira di scatto premendo inesorabilmente il suo torace contro quello dell’americano che è “schienato”, abbattuto e atterrato al suolo. L’arbitro decreta l’incontestabile vittoria. Snyder riconosce sportivamente la sconfitta abbracciando il rivale. Il tutto in circa 70 secondi di un match che dovrebbe durare sei minuti. Il pubblico, con una nutrita presenza russa, è in visibilio. La Russia conquista ben 10 titoli sui 30 a disposizione, record assoluto dalla dissoluzione dell’URSS. E pensare che qualche intelligentone del CIO aveva avanzato la proposta di escludere questo nobile sport, rimasto quasi immutato dai tempi degli antichi giochi greci, dal programma olimpico. Le Olimpiadi senza la lotta sarebbero come Wimbledon senza l’erba.

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10 comments
  1. Bravo Nick, sapevo che il resoconto più lungo sarebbe stato quello sul ciclismo, ma non avrei mai immaginato che se la sarebbe giocata fino all’ultimo col curling. Una carrellata di emozioni raccontata con precisione e stile, al di sopra delle parti. Bravissimo

    1. Grazie. Eh si, col ciclismo sono andato via liscio come l’olio…e non mi sono accorto di quanto stessi “allungando”. Come si dice ? Non si interrompono le emozioni ! 🙂 Comunque sia ho cercato di essere equilibrato e se devo proprio scegliere le storie che ho scritto con più piacere allora opto per le quattro delle Olimpiadi Invernali.

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