Sono giorni difficili per Giovanni Malagò e il Coni: dopo aver festeggiato l’ottimo Mondiale di nuoto a Gwangju, ora ci sarà da lavorare per il massimo organo sportivo nazionale. Infatti, il presidente romano e Rocco Sabelli, #1 dell’ente Sport e Salute, si sono incontrati diverse volte nelle ultime settimane per sottoscrivere il “contratto di servizio”. Un patto importante, che garantisce più comunicazione tra due enti che si occuperanno, secondo le notizie trapelate, in particolare da parte della Gazzetta dello Sport, il di tutta la preparazione olimpica da parte del Coni, gestendo i centri di Formia, Tirrenia e Acqua Acetosa mentre Sport e Salute avrebbe ampi poteri sulla Medicina dello Sport e sulla Scuola dello Sport. Ma come sempre, gli intoppi non mancano: Malagò, infatti, vorrebbe continuare a gestire i centri sportivi in periferia mentre Sport e Salute ritiene i comitati regionali come elementi fondamentali per i suoi programmi di promozione. Ma, oltre le clausole contrattuale, l’essenza più importante è la firma del contratto, come delineato dalla lettera di FIN, FIP e FIT su tutti. I presidenti Gianni Petrucci della Federazione Basket, Paolo Barelli della Federazione Nuoto, Angelo Binaghi della Federazione Tennis e Bruno Cattaneo della Federazione Pallavolo hanno firmato la seguente nota: “Apprendiamo che il presidente del Coni Giovanni Malagò nel corso dell’audizione presso la settima commissione del Senato ha dichiarato che la legge delega riguardante lo sport crea serissimi problemi con il Comitato olimpico internazionale ed è in contrapposizione con i principi fondamentali della Carta Olimpica. Le sotto indicate Federazioni ritengono che tale atteggiamento crea uno stato di disagio e turbamento non condivisibile.” Una polemica che si aggiunge a quella che comprende anche le Olimpiadi invernali del 2026 nata con il leghista Giancarlo Giorgetti con cui ci sarà un incontro al più presto. “Si ritiene invece che gli eventuali possibili miglioramenti della legge delega, peraltro già approvata da uno dei due rami del Parlamento, debba eventualmente avvenire attraverso una interlocuzione collaborativa e non con atteggiamenti di contrapposizione” scrivono le federazioni, che invitano “il Presidente del Coni a sottoscrivere con immediatezza il contratto di servizio con la società Sport e Salute consentendo in tal modo a dare attuazione ad una legge dello stato già approvata garantendo così le attività alle federazioni, discipline associate e Enti di promozione sportiva tenendo anche conto del particolare momento che vede lo sport italiano impegnato nelle attività di qualificazioni alle prossime Olimpiadi.” Queste le dure parole contro il Coni: le Federazioni saranno accontentate?
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