I numeri del 2015 “perfetto” di Novak Djokovic

Pochi giorni fa, l’attuale numero 1 delle classifiche ranking ATP, Novak Djokovic, ha ammesso di vivere la miglior stagione della sua storia superando, di fatto, quella della consacrazione avvenuta nel 2011. L’annata di “Nole” ricorda quelle vissute da altri due mostri sacri del tennis mondiale: Roger Federer (2005 e 2006), e Rafa Nadal (2010-2013).

La percentuale di vittorie è vicina al 94% (nel 2011 era del 92%) e questo non è il solo numero che fa gioire il tennista serbo. Il portafoglio si è particolarmente riempito nel corrente anno con i 16 milioni di dollari guadagnati dai vari tornei vinti, più di chiunque altro. E il punteggio di 16.785 punti con cui comanda la classifica è ormai entrato di diritto nella storia di questa disciplina in quanto nessuno ha mai fatto meglio di così, ma ciò assume ancora più importanza se consideriamo che per raggiungere e superare (di poco) i punti di Djokovic è necessaria la somma del punteggio di Andy Murray e di Roger Federer, rispettivamente il secondo e il terzo nella graduatoria: 17180 a 16785. Insomma siamo li.

Il portale iberico “Puntodebreak” ha voluto analizzare, attraverso i numeri, i diversi dati ottenuti dal nativo di Belgrado nella stagione 2015:

ACE – Nella classifica dei servizi vincenti è ventesimo (439 aces totali) con una media di sei a partita. Non è l’aspetto che gli riesce meglio, ma non è nemmeno da buttare.

PRIMA DI SERVIZIO – La percentuale della prima di servizio è del 66%, che lo colloca al quinto posto complessivo. Ma se nella bilancia pesiamo le partite disputate, l’argentino Juan Monaco primo in classifica ha giocato ben 37 match in meno di lui.

PUNTI VINTI SULLA PRIMA DI SERVIZIO – E’ il primatista con 2.898 punti vinti su 3.873 con una percentuale del 75%.

PUNTI VINTI SULLA SECONDA DI SERVIZIO – Il serbo con 1.187 punti conquistati su 1.968 è al primo posto con una media del 60%, meglio degli specialisti John Isner e Ivo Karlovic.

PUNTI GUADAGNATI CON IL SERVIZIO – “Djoko”, con 882 giochi conquistati nella prima di servizio, si colloca in quinta piazza dietro ai già citati Karlovic e Isner, oltre che Milos Raonic e Roger Federer.

BREAK POINT SALVATI – Ancora quinta posizione per Djokovic (226 su 325), questa volta per quanto riguarda i break point salvati. Ma nonostante ciò, per il tennista di Belgrado questo è uno dei suoi maggiori punti di forza. Perché? E’ bravo nel riuscirci contro grandi avversari in match importanti.

BREAK POINT CONVERTITI – Un altro aspetto che dimostra quanto Djokovic sia molto esperto. Con 329 break point convertiti su 747 si collocherebbe in sesta posizione, ma se aggiungiamo anche i punti ottenuti nei vari match l’attuale numero uno lo diventerebbe anche qui.

PUNTI GUADAGNATI DOPO LA PRIMA DI SERVIZIO – Secondo in graduatoria (ma il primatista Ferrer ha venti partite in meno), la sua percentuale è del 33% ovvero con 1265 su 3798.

PUNTI GUADAGNATI DOPO LA SECONDA DI SERVIZIO – Leader (con 1.469 punti realizzati su 2.571), la sua percentuale è del 57% e Djokovic attacca come nessuno dei suoi rivali fa. Lo seguono, a ruota, Murray e Ferrer entrambi con il 56%.

GAME VINTI -Djokovic sarebbe primo in questo ranking con il 34% (329 su 958), se si contassero le partite disputate. Perché Ferrer primo con il 35% ha disputato venti partite in meno del serbo. A livello di punteggio, Murray (276) e Nadal (260) sono dietro.

13 finali di fila, 14 tornei disputati con 9 titoli (di cui tre del Grande Slam) e 73 vittorie su 78 incontri disputati. E’ l’anno “perfetto” in cifre di Novak Djokovic. Migliorare? Si può, iniziando a vincere l’unico slam che ancora gli manca. Il Roland Garros. Ma eguagliare questi numeri sarà davvero molto difficile.

Mirko Di Natale

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