Adriano Panatta: “Alcaraz è Federer e Musetti è Einstein”

Il Masters 1000 di Monte Carlo ha lanciato segnali forti per la stagione sulla terra battuta, con due grandi protagonisti: Carlos Alcaraz, sempre più fenomeno, e Lorenzo Musetti, finalmente maturo. Sullo sfondo, il commento appassionato e pungente di Adriano Panatta, testimone d’eccezione del torneo monegasco, che ha saputo accendere il dibattito con paragoni illustri e giudizi tranchant.

Alcaraz, un fenomeno che incanta (anche Panatta)

Carlos Alcaraz ha conquistato il suo sesto titolo Masters 1000, il primo a Monte Carlo, confermando la sua padronanza sulla terra battuta, nonostante una condizione non ancora ottimale. Pur senza brillare per tutto il torneo, ha dimostrato un margine tecnico e mentale che lo rende, oggi, il principale favorito sulla superficie, in attesa del rientro di Jannik Sinner.

La finale, purtroppo, si è chiusa anticipatamente a causa dell’infortunio alla gamba di Musetti, ma non ha scalfito la sensazione dominante lasciata dallo spagnolo. Elogiato da molti, è stato Adriano Panatta a usare le parole più forti, paragonandolo nientemeno che a Roger Federer: “Alcaraz fa cose che non si possono fare e che non esistono, un po’ come faceva Federer. Nessuno sa giocare a tennis meglio di lui”.

Eppure, non manca una nota critica nella sua ammirazione: “Anche lui è Albert che però ogni tanto diventa Albertino”, ha aggiunto ironicamente Panatta, riferendosi alla sua genialità alternata a momenti di discontinuità.

Musetti: talento, maturità e intelligenza tattica

Se Alcaraz ha brillato, Lorenzo Musetti ha conquistato il rispetto. Per la prima volta in finale in un Masters 1000, il giovane toscano ha mostrato una crescita notevole. Non è più solo un giocatore estroso e incostante, ma un atleta capace di adattarsi, cambiare tattica in corsa e lottare con lucidità. Le vittorie su Stefanos Tsitsipas, tre volte campione nel Principato, e su Alex de Minaur ne sono la prova.

Proprio Panatta, nella trasmissione La Domenica Sportiva, ha sottolineato come “Lorenzo ha fatto un ottimo torneo, è migliorato sotto tutti i punti di vista. Non è più solo talento”, indicando la Top 10 come un traguardo ormai vicino.

Nel podcast La Telefonata, Panatta ha poi affondato con una metafora fulminante: “Musetti è Einstein, Tsitsipas no”. Secondo l’ex campione del Roland Garros, l’italiano gioca un tennis ragionato, complesso, vario, a differenza del greco che si limita a colpire forte: “Questi giocatori tirano forte e basta, senza pensare. Musetti invece pensa, poi fa confusione perché ha troppe soluzioni”.

Non mancano però le critiche costruttive, specie sul servizio, dove secondo Panatta Lorenzo dovrebbe lavorare sulla spalla destra e sul movimento verso la rete: “Rimane troppo stabile, ma il talento c’è. Ha una varietà di colpi incredibile”.

Prossime sfide e uno scenario che promette scintille

Dopo Monte Carlo, Alcaraz si prepara per l’ATP 500 di Barcellona, dove debutterà contro lo statunitense Ethan Quinn. Musetti, invece, ha dovuto rinunciare al torneo per il fastidio muscolare accusato in finale, ma punta a tornare in forma per il grande appuntamento degli Internazionali di Roma.

In attesa del ritorno in campo di Jannik Sinner, che rientrerà proprio al Foro Italico, la stagione sulla terra si accende. Alcaraz si conferma il punto di riferimento tecnico, Musetti guadagna fiducia e prestigio, e Panatta, con il suo spirito caustico, ci ricorda quanto il tennis sia prima di tutto una questione di intelligenza.

BREVI

PIù POPOLARI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Block Rilevato

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Ti preghiamo di aiutarci disattivando questi blocchi pubblicitari.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock