Australia, Kyrgios e Tomic: un pasticcio “olimpico”

Nick Kyrgios si è trovato coinvolto in uno scontro verbale e a distanza con Kitty Chiller, membro del Comitato Olimpico d'Australia, riguardo la sua presenza ai Giochi di Rio.

Non è un segreto che Nick Kyrgios è una fonte di ispirazione e dibattito 24 ore su 24 nella sua Australia. Ogni movimento, parola e partita si osserva con attenzione. Nonostante il talento che ha, e che dà al suo paese la possibilità di godersi un grande campione per più di un decennio, il suo comportamento e gli errori comportamentali hanno creato un dubbio che sta trovando sempre più conferme anche a fronte delle prossime Olimpiadi. Anche se sembra essere vicino a sbloccare la situazione, Kyrgios non ha ancora l’approvazione della maggior parte del Comitato Olimpico del suo paese nativo.

Le ultime settimane hanno creato un po’ di caos attorno ai campi da tennis calcati da atleti australiani, a cominciare dalle dichiarazioni di Bernard Tomic post-Madrid (ha affrontato un match point a favore dell’avversario impugnando la racchetta dalla parte del telaio): “A voi importerebbe di un punto se avete 23 anni e guadagnate 10 milioni di dollari l’anno?“. Ha fatto ancor più scalpore il suo rifiuto di giocare le Olimpiadi, cosa che ha scatenato la reazione di Kitty Chiller, ex atleta di pentathlon e attuale ambasciatrice del Comitato Olimpico d’Australia.

Sono rimasta inorridita. Sarei imbarazzata come leader se qualcuno dei nostri olimpionici si comportasse con tale mancanza di rispetto. A voi la scelta. Noi non costringiamo nessuno a partecipare alle Olimpiadi, vogliamo solo persone desiderose di esserci e disposte a rispettare ciò che significa essere parte di una squadra“.

Così Kyrgios in difesa di Tomic: “Se non vogliono me o Bernard, ci sono molti altri tennisti che possono essere scelti per rappresentare l’Australia. Se non c’è il desiderio di avere due dei migliori giocatori a rappresentare il proprio paese, così sia“. Kyrgios ha anche lanciato una frecciata alla Chiller su Twitter, invitandola a guardare il tweener giocato ai danni di Nishikori nel torneo di Madrid.

Kitty Chiller continua la sua conversazione indiretta con Kyrgios: “Credo che alcuni dei commenti di Nick sui social network abbiano dimostrato che forse non capisce cosa voglia dire essere un atleta olimpico australiano. Non si tratta solo di vincere sul campo. Se pensa alle Olimpiadi solo per vincere, si sbaglia. Si tratta anche di comportarsi bene dentro e fuori dal campo. Nick ha appena terminato una sospensione da parte dell’ITF“.

Kyrgios non molla e twitta ancora, informando la Chiller che non ha subito una vera e propria sospensione, ma un avvertimento.

La storia si è conclusa con la volontà di Kyrgios di partecipare ai Giochi (il ragazzo ha anche sottoposto i suoi fan a un sondaggio su Facebook), con anche Andy Murray e Steve Healy, presidente della Federazione Tennis Australia, in difesa di Nick.

Il provvedimento disciplinare contro Nick è stato l’anno scorso e lui ha fatto un grande sforzo per migliorare le proprie prestazioni e il comportamento, e ha tutto il merito. E’ un peccato che sia stato incluso negli ultimi dibattiti su una sua presunta cattiva condotta” – ha ammesso Healy.

Murray è andato oltre, notando le cose più positive sul ragazzo di Canberra: “Lo conosco fuori dal campo ed è un bravo ragazzo. E’ divertente, colto, autoironico e non si prende troppo sul serio. E penso che l’abbia imparato durante tutto questo tempo. Ogni settimana fa un passo avanti. Sta giocando più partite, più tornei, viaggia di più. Perciò spero che ci sarà a Rio 2016. Davvero non capisco come si possa andare contro il suo comportamento, penso che Nick si stia comportando abbastanza bene quest’anno“.

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