Ecco la compilation settimanale di alcune tra le dichiarazioni più interessanti dei tennisti. Dalla delusione di Seppi alle polemiche di Murray. E poi la determinazione della Bouchard, l’elogio di Nadal da parte di Philippoussis e la previsione (sbagliata) di papà Giorgi.
Un braveheart farlocco
E lunico scozzese che non vorrei mai veder vincere. Si finge un braveheart per cercare di attirare simpatie, ma quando si presenta per quello che è realmente, si rivela ossessivamente individualista, e soprattutto, intollerante verso gli altri. (Il telecronista scozzese John McCririck su Andy Murray – clicca qui per saperne di più).
Due pesi e due misure
“Quando l’anno scorso agli Us Open contro Robin Haase al primo turno degli Us Open ho vinto con i crampi, ero un fenomeno di recitazione, fuori forma, bisognoso di uno psichiarta, impostore…” (Il tweet polemico di Andy Murray, all’indomani del match di secondo turno degli Australian Open 2015 contro il qualificato statunitense Tim Smyczek).
Last famous words
“Camila batterà Venus. Perchè? Perchè è più forte”. (Sergio Giorgi prima del match di terzo turno tra la figlia e Venus Williams, poi vinto dall’americana).
Lleyton e l’ipotesi del ritiro
Se sto pensando al ritiro? No, non necessariamente. Ovviamente sarebbe grande giocare quando Kyrgios, Tomic e Kokkinakis saranno possibili top 10 e top 20, vinceremmo più facilmente in Davis (ride, ndr). Questo non accadrà immediatamente. In Davis aiuto questi ragazzi come mentore. Se giocherò il 20esimo Australian Open, l’anno prossimo? Non lo so. Non sto prendendo in giro nessuno, davvero non lo so. Dopo questo torneo ci penserò”. (Lleyton Hewitt)
La determinazione di Génie
Vorrei sempre giocare al meglio, senza cali, ma non è possibile in ogni incontro. Durante il secondo set ho iniziato a essere un meno aggressiva, un po troppo passiva, e questo non fa parte del mio gioco. Al termine della seconda frazione sono semplicemente andata in bagno, mi sono guardata allo specchio, dicendomi che continuare a giocare così era inaccettabile. Farò in modo che non accada nuovamente ma sono comunque felice di essermi riorganizzata ed aver ricominciato a giocare un buon tennis nel terzo. (Eugénie Bouchard, poco dopo la vittoria sofferta in tre set contro la rumena Irina Camelia Begu, agli ottavi di finale degli Australian Open).
Andy è ottimista
“Mi sento meglio fisicamente rispetto a un anno fa agli US Open o proprio qui a Melbourne. Sul piano fisico è stata la mia miglior partita da quando sono andato sotto i ferri per la schiena. Non mi sono sentito stanco, ma fresco ed energico. Kyrgios? Sicuramente martedì l’atmosfera sarà diversa, avrà il sostegno del pubblico. Mi aspetto un match differente rispetto a quanto successo a Toronto lo scorso agosto”. (Andy Murray, dopo la vittoria sul bulgaro Grigor Dimitrov, al quarto turno degli Australian Open).
Io sono Maria
Per molti anni sono stata paragonata alla Kournikova e ancora oggi, di tanto in tanto, quel nome viene sempre fuori in interviste e articoli. Ma questo è comprensibile fa parte del gioco, è parte del business. In realtà, fin da bambina, volevo essere solamente Maria Sharapova. Ed è così che è andata in tutta la mia carriera. Credo che tutti noi vogliamo crearci il nostro percorso e costruire la nostra carriera. (Maria Sharapova)
Un momento speciale
“Non avevo giocato tante partite tre su cinque fino ad ora, e non sapevo come avrebbe reagito il mio corpo. Ero nervoso, ma allo stesso tempo volevo vincere ed il sostegno del pubblico è stato vitale. Il momento di svolta è avvenuto con il break nel terzo set. Ho sentito che la partita stava girando in mio favore. Rispetto a Wimbledon, questa partita ha un sapore diverso, perchè è una conferma e partivo con aspettative diverse. L’Hisense Arena è ufficialmente il mio campo preferito!” (L’australiano Nick Kyrgios: grazie alla vittoria in rimonta di 2 set contro Andreas Seppi, il ventenne di Canberra ha raggiunto i quarti di finale nello Slam di casa, dopo quelli raggiunti l’anno scorso a Londra).
Andreas, la disfatta dopo aver toccato il Cielo
“Sono ancora amareggiato dalla sconfitta. E’ normale che uno sia infastidito dopo aver perso una battaglia del genere, avendo avuto anche un match point. Già nei primi due set sentivo che non stavo esprimendo il mio miglior tennis. Anche il fisico l’ha fatta da padrone: lui è salito con il passare del tempo, io sono sceso. Il pubblico non mi ha disturbato, è normale che abbia tifato per lui. Ci sta. Il mio prossimo torneo? …Gli Us Open!” (Andreas Seppi, dopo la sconfitta contro Nick Kyrgios agli ottavi di finale degli Australian Open).
Complimenti illustri
“Seppi ha giocato una partita straordinaria, ha meritato di vincere. Forse è stata la miglior performance della sua carriera. Questo è lo sport, e queste cose accadono spesso. Roger di solito non sbaglia questi tipo di partite, ma Andreas è stato veramente grande”. (Novak Djokovic)
Il colpo più importante della mia vita
“Ho cercato di divertirmi a giocare in uno stadio come la Rod Laver Arena, perchè non ho spesso questa opportunità. Volevo stare concentrato sui miei turni di servizio e non dare possibilità allavversario. Il tie-break è stato straordinario, soprattutto lultimo punto. Non pensavo di riuscire a prendere quella palla, nel match-point. Ancora non so come ho fatto quel vincente. Sì, è stato uno dei colpi più importanti della mia vita. (Andreas Seppi, dopo la fantastica vittoria in quattro set contro Roger Federer, al terzo turno degli Australian Open).
I progressi di Rafa
“Ogni partita la prendo come un progresso. Sai, è solo unaltra partita, unaltra opportunità per migliorare. Un avversario diverso, è difficile confrontare tra loro il livello o la qualità di partite diverse, perché è gli stili delle avversarie sono diversi. Io sono solo felice di essere riuscito a vincere le mie partite. Ci sono cose che, ovviamente, voglio migliorare. Ma questo è un progresso. E un altro passo in avanti. Quindi sono solo felice, ho unaltra opportunità di giocare lunedi. Voglio solo guardare avanti verso il futuro. Penso che il mio gioco si è evoluto. (Rafael Nadal)
Il più grande lottatore di sempre
“E’ un vero professionista dentro e fuori dal campo, e un signore. Non si può fare a meno di supportare questo ragazzo, perchè il suo cuore e la passione sul campo è bello da vedere. E’ uno dei migliori competitori di sempre tra coloro che hanno camminato su un campo da tennis. Il suo match di secondo turno contro Smyczek la dice tutta. Non stava giocando il suo miglior tennis, non si stava sentendo al 100% ma ha trovato un modo per vincere. Questa è la differenza tra lo spagnolo e tutti gli altri rivali. E’ una macchina sul campo, il tipico combattente che dà tutto. Il problema per i suoi avversari è che lui è nella loro mente anche prima che loro colpiscano”. (L’ex tennista australiano Mark Philippoussis su Rafael Nadal)
Eh?
“Non ho voglia di diventare amica di una ragazza del tour! Preferisco fare il mio lavoro e poi andar via, la cosa più importante per me è essere concentrata su di me e non avere distrazioni. Comunque tra di noi i rapporti sono molto buoni, siamo tutte amiche e chiacchieriamo molto!” (Eugénie Bouchard)
Anche i Re invecchiano
“Doveva riposare di più nella off-season. E’ entrato nel torneo a corto di energie. Era in salute, stava giocando un gran tennis, ma la finale a Brisbane contro Raonic gli ha tolto energia. Giocare, tra fine novembre e dicembre, Coppa Davis, IPTL, viaggiare intorno al mondo intero, senza dimenticare l’esibizione in Svizzera, è troppo e diventa dura alla sua età. Se può vincere uno Slam? Sì. Lo farà? Il problema è farlo man mano che si ‘invecchia’. Non è questione di aver abbastanza costanza, è che quando non sei al massimo è più complicato. Puoi ancora vincere match come quelli contro Seppi quando hai 25, 27 anni, ma quando ne hai all’incirca 30, nelle cattive giornate perdi. E non puoi permetterti di avere una giornata no”. (Martina Navratilova su Roger Federer).
Camila? Potenziale top 10
“Lei ha un potenziale da top 10, ha un grande gioco. Ha motivazione, sembra che lavori duro. Sta salendo nel ranking, più gioca più impara. Deve gestire la pressione, una delle cose più dure da imparare. Ogni punto del match, ogni giorno, non è facile”. (Venus Williams su Camila Giorgi)
L’incubo di Palito
“Tanti sentimenti si sono incrociati nell’ultima settimana. Dalla gioia del ritorno e delle prime vittorie al ritiro forzato dagli Australian Open. Ho sentito dolore ogni giorni sia a Sydney che in allenamento a Melbourne. Mi ero allenato bene e mi sentivo pronto, avevo troppo bisogno di giocare e sentire le emozioni del campo, ma una volta in Australia ho avvertito che le cose non andavano bene. Così dopo i controlli medici abbiamo deciso di ritornare sotto i ferri. ora comincerò la riabilitazione, cercherò di mantenermi in forma e tornare il prima possibile in campo: spero sia la fine dell’incubo'”. (Juan Martin De, costretto ad annunciare l’ennesimo ritiro, questa volta alla vigilia dello Slam australiano).
Guardavo solo Agassi
Se mi ricordo qualche sua finale? No, perché da piccola seguivo solo Sampras, Agassi, Rafter. Il tennis femminile non lo guardo mai in tv. (Camila Giorgi su Venus Williams).