Billie Jean King, Lopez e Azarenka dicono la loro sul caso Moore

Stavolta a prendere la parola sulle infelici dichiarazioni di Raymond Moore sono stati Feliciano Lopez, Billie Jean King e Vika Azarenka, dimostrandosi in totale disaccordo con quanto pronunciato dall'ex CEO di Indian Wells.

La polemica sulle infelici parole di Raymond Moore, ormai ex CEO del torneo di Indian Wells non si sembrano placare e altre voci si aggiungono a quelle degli scorsi giorni. Stavolta a prendere la parola sono stati Billie Jean King, Feliciano Lopez e Vika Azarenka.

“Sono stata accusata del fatto che se le donne avessero preso più degli uomini ciò non mi sarebbe interessato“, dice Billie Jean King. “Questo non è vero. Vi racconto un’esperienza vissuta quando avevo 12 anni. “Avevo giocato a tennis per un anno. Volevo essere la numero uno al mondo quando avevo 11 anni. A 12 ho vissuto una giornata da sogno al Los Angeles Tennis Club per il nostro sport. Tutti indossavano scarpe bianche, calzini, vestiti, giocavano con palle bianche. Tutti quelli che giocavano erano in bianco. Mi sono fatta la domanda ‘dove sono tutti gli altri? Dove sono tutti gli altri?’. Da quel momento mi sono messa in testa che avrei trascorso il resto della mia vita combattendo per uguali diritti per ragazzi e ragazze, maschi e donne. Non ho detto ragazze; non ho detto uomini. Ho detto tutti i generi”

Feliciano Lopez appoggia questa tesi, aggiungendo inoltre che “nella società di oggi la parità tra uomo e donna è qualcosa di instaurato. Lo vedo come qualcosa di naturale e non mi piacciono polemiche del genere perchè credo che la società, fortunatamente, sia avanzata molto in questo senso. Sono commenti inadeguati“.

A rincarare la dose ci ha pensato Victoria Azarenka, ex numero uno, che ha dichiarato sulla scia delle parole di Moore: “Perchè devi fare commenti (sessisti)? Per uno scherzo? A chi interessa? Sei una persona molto triste” se fai questo. “Penso il sessismo sia ancora un problema nel mondo. Non solo negli sport. Nel business. Cerchiamo di parlare di equità. A volte non viene riconosciuta. Penso che ciò che le donne fanno meglio sia superare questi commenti, dobbiamo pensare a noi stesse. Non si sentono lamentele o commenti cattivi nei confronti degli uomini.”

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