Borg: “Mio figlio Leo adora la Rafa Nadal Academy, è una delle migliori del mondo”

La leggenda svedese spera che il figlio Leo possa imparare il giusto mindset vincente, quando inizierà ad allenarsi alla Rafa Nadal Academy

Bjorn Borg, la leggenda svedese del tennis 11 volte campione Slam e che ha da poco spento le 64 candeline, ha parlato, durante un intervista al giornale spagnolo Marca, del suo figlio 17enne Leo (che vedete con il padre nella foto di copertina, scattata qualche anno fa), il quale si è da poco avvicinato al mondo del professionismo, anche se con risultati ancora scarsi.

E’ di meno di un mese fa la notizia, riportata anche da noi, che Leo Borg si trasferirà, non appena le restrizioni anti-Coronavirus lo permetteranno, ad allenarsi presso la Rafa Nadal Academy. Queste le parole del padre al riguardo: La cosa più importante per un giocatore giovane come lui è la volontà di diventare un buon tennista, e sono convinto che la Rafa Nadal Academy gli fornirà i mezzi ottimali per poterci riuscire. Imparerà ad adattarsi alle diverse superfici, e si allenerà con giovani della sua età provenienti da tutto il mondo, nelle stesse condizioni”.

Prosegue Borg: “Stiamo solo aspettando che la Spagna riapra i confini; la Rafa Nadal Academy è una delle accademie di tennis migliori del mondo, e Leo, che ci è già stato tre volte, la adora. Io l’ho visitata una volta, l’anno scorso, subito dopo la Laver Cup disputatasi a Ginevra. Hanno delle ottime strutture, un buon programma di allenamento e degli ottimi coach. Spero che Leo, allenandosi lì, possa imparare quel mindset vincente che è essenziale per diventare un buon giocatore di tennis.

L’ingresso principale della Rafa Nadal Academy, a Manacor

Il sei volte vincitore del Roland Garros e cinque volte trionfatore a Wimbledon si è poi, durante la stessa intervista, espresso a favore dell‘idea di accorpare l’ATP e la WTA in un’unica associazione“Se ne parlava già ai miei tempi; non vedo motivi validi per cui uomini e donne non possano lavorare insieme. Mi piace molto guardare il tennis femminile, ci sono giocatrici con una grande personalità e che sanno bene cosa vuol dire questo gioco. Credo che se una scelta del genere verrà presa, sicuramente il tennis diventerà più forte come sport in generale.

Infine, lo svedese si è anche espresso sull’argomento dei tornei senza pubblicoNon riesco ad immaginare un grande evento come un Grande Slam senza pubblico. Il problema è che purtroppo il tennis, a causa del fatto che è uno sport globale ed itinerante con atleti provenienti da tutto il mondo, sarà probabilmente uno degli ultimi a ‘riaprire’ completamente”

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