British Love
Boris Becker, da poco cinquantenne, ha rilasciato negli ultimi giorni delle dichiarazioni abbastanza inaspettate: “Ho ancora il passaporto della Germania, ma non mi sento più tedesco. La mia casa è qui a Londra, dove mi trovo davvero bene”. Il nuovo allenatore della compagine teutonica di Davis, che abita a pochi kilometri da Wimbledon, ha poi aggiunto: “Vorrei essere sepolto a Wimbledon, visto che è la mia vera casa“.
Problemi col fisco
L’amore smisurato del tedesco nei confronti del Regno Unito non è però del tutto corrisposto: infatti, pare che l’ufficio del fisco britannico abbia rilasciato, nei confronti dell’ex giocatore tedesco, una comunicazioni in cui si fa riferimento a ben 61 milioni di euro di debiti dovuti alle casse di Sua Maestà.
Ma tu, chi sei?
Non è ancora finita qui per Becker: infatti, durante i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, il tedesco ha ricevuto una lettera da parte di Richard Schonborn, allenatore del sei volte campione slam quando quest’ultimo aveva 10 anni. In questo scritto, l’ex allenatore non va leggero con le parole: “Ti sei distaccato dal mondo, e sei diventato un megalomane, non sai più controllarti e non riesci ad autovalutarti“. Continuando, Schonbron si dimostra infastidito dal comportamento di Becker, che sembra non dare alcun merito alla federazione tedesca di tennis per i suoi successi: “Come sei riuscito a vincere Wimbledon a 17 anni? Pensi di esser stato benedetto da Dio da un giorno all’altro?”.
In risposta alla lettera, Becker dice: “Porto molto rispetto per lei e la sua età, signor Schonbron, ma il mio primo allenatore è stata mia sorella Sabine, il mio primo e ultimo capo allenatore è stato Boris Breskvar e nella nazionale tedesca sono stato allenato da Gunter Bosch. Lei non so chi sia“.
Fonti: www.itasportpress.it
www.livetennis.it