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Break Point, le pagelle – Murray sublime, in attesa di Roger Federer…

Sei personaggi in cerca d’autore. È questa la trama che si può estendere al mondo tennistico di fine stagione. Inevitabilmente i giocatori cercano nuovi stimoli e il cambio di coach è la soluzione che molti di loro preferiscono per cambiare le cose. Prima Sara Errani e Andrea Petkovic, poi è Fabio Fognini (voto 7) che decide di chiudere la partnership con Perlas dopo 5 anni insieme, e chissà anche Djokovic (voto 5), che non ha confermato né smentito le voci di una sua separazione da Becker.

In mezzo a tutto ciò non si può dare che un 10 a Andy Murray, che finalmente è riuscito a coronare il sogno e a conquistare a ben 29 anni la prima posizione del ranking. Festeggiamenti privati, visto che Raonic (voto 7 ½), che potenzialmente sarebbe potuto arrivare in top 3, ha dato forfait prima del match decisivo contro Andy Murray. Implacabile poi il britannico in finale contro un Isner (voto 8) formato caccia bombardiere, che ha ceduto solo al terzo parziale della finale. Arriva la qualificazione al Masters sul divano per Dominic Thiem (voto 5), che ringrazia i vari Tsonga e Berdych (entrambi 6 per il comunque buon torneo) per aver perso a un passo dal sorpasso in classifica dell’austriaco. Chissà che il ceco non subentri, visto il precario stato fisico di Raonic. Chi vivrà, vedrà.

Nel femminile Petra Kvitova (voto 9) conquista il Masterino a Zhuhai e testimonia ancora una volta la qualità omogenea del circuito WTA. La sua vittoria era ampiamente pronosticabile, visto anche il relativamente basso livello delle sue avversarie. Sopresa Svitolina (voto 7) capitolata solo in finale, mentre delude le aspettative Johanna Konta (voto 6), che non va oltre la semifinale. Finisce così l’anno tennistico femminile, con l’ultima gioia che arriva da Georgia Brescia (voto 8), arresasi solo in finale nell’ITF di Canberra, partendo dalle qualificazioni.

Arrivano intanto copiose le dichiarazioni di Federer (voto 7), che tra un “Tornerò a vincere uno Slam”, “Mi rivedrete al vertice”, “Ho un futuro da coach”, addolcisce la pillola dell’uscita dalla Top 10, per la prima volta dopo 14 anni. Rimanendo “off-court” c’è da consultare il calendario per trovare nuovi stimoli tennistici: settimana di riposo, Master e poi Coppa Davis, prima di dare l’arrivederci al 2017 con il tennis. Con Break Point ci ritroviamo tra qualche settimana, vista la carestia tennistica a cui nostro malgrado andremo incontro.

Simone Marasi

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