Torneo ITF di Surprise (Arizona). Nelle scorse ore, in occasione del secondo turno, è successa una cosa che ha dell’incredibile. Susanne Celik, numero 230 del mondo, sta affrontando il baby prodigio Cici Bellis, balzata agli onori della ‘cronaca’ lo scorso agosto, grazie al primo turno superato agli Us Open ai danni della Cibulkova. La Celik, in vantaggio 6-1 5-1, si disunisce e perde il secondo set al tie-break. Nei primi game del terzo, nervosa per una partita in discesa che si è poi complicata, la tennista svedese viene squalificata per aver colpito un giudice di linea di un altro campo.
Di un altro campo, avete capito bene. La Celik ha cercato di spiegare le proprie motivazioni e di sottolineare l’assoluta involontarietà del gesto di una pallina scagliata per rabbia. Non bastano le lacrime e un volto paonazzo e distrutto dalla disperazione per evitarle la squalifica. In rete molti si sono schierati a favore della Celik, come fatto dalla connazionale Sofia Arvidsson, giustiziera della stessa Bellis al turno successivo, nei quarti di finale. “Dedico questa vittoria a Susanne e ci tengo a mostrarle il mio totale appoggio per quello che è successo”.
Ore dopo, la Celik ha concesso un’intervista al sito Tennis.se, in cui ha difeso la propria posizione. “E’ stato un incidente, lo hanno visto tutti. Tutti quelli che mi conoscono sanno perfettamente che non sono una persona violenta. La Bellis, poi, ha gridato di felicità dopo la mia squalifica: un gesto davvero incomprensibile e del tutto anti-sportivo, mai visto niente di simile in vita mia. Tutto questo è davvero ingiusto”.
Purtroppo è difficile esprimere un giudizio netto e insindacabile su un episodio di cui non abbiamo testimonianze video. Ma i dubbi serpeggiano sibillini, è inevitabile.