Hanno compromesso gli equilibri del circuito rubando la scena ai grandi campioni del momento impegnati a spartirsi i più prestigiosi e ambiti dei tornei del mondo. Vi parliamo di fenomeni che si sono fatti spazio a gomitate fra gli dei dell’olimpo del tennis fino a raggiungere il gradino più alto della classifica mondiale, talvolta contro ogni pronostico. Per questa ragione, abbiamo scelto cinque particolari stagioni per ripercorrere insieme storie e momenti che hanno caratterizzato l’ascesa di uomini e donne che hanno completamente rivoluzionato il corso degli eventi dello sport con la racchetta.
John McEnroe, 1978
Quando compì l’impresa di raggiungere le semifinali del torneo di Wimbledon partendo dalle qualificazioni – dove si arrese al cospetto del suo futuro rivale Jimmy Connors – John McEnroe era soltanto un dilettante. Di fatto, nel 1977, anno in cui balzò agli onori della cronaca tennistica, lo statunitense tutto pepe non era ancora ufficialmente un giocatore ATP. Fu l’anno successivo quello della svolta per lui: dopo essere entrato alla Stanford University facendosi notare più per i risultati tennistici (si laureò campione NCAA nel 1978) che scolastici, McEnroe, diciottenne, entrò definitivamente nel circuito dei professionisti. Fu grande protagonista sin dalla sua prima stagione, vincendo ben 5 tornei ATP tra cui il Masters di fine anno battendo in finale Arthur Ashe in tre set. Risultati incredibili, quelli collezionati da McEnroe, considerando che in quegli anni a detenere il monopolio del gioco erano Bjorn Borg, Jimmy Connors and Arthur Ashe.
Arantxa Sanchez-Vicario, 1989
Nel 1989 Arantxa aveva appena diciassette anni quando approdò a sorpresa in finale al Roland Garros, dove incrociò la leggendaria Steffi Graf, allora padrona incontrastata del circuito (era reduce da 5 tornei dello Slam vinti consecutivamente). Nei tre precedenti head-to-head con la numero uno del mondo la spagnola non era mai riuscita ad avere la meglio, ma quel giorno Arantxa riuscì a portare a casa il trofeo imponendosi con il punteggio di 7–6, 3–6, 7–5. Quest’impresa le è valso il record per l’atleta più giovane ad aver mai vinto lo Slam parigino, ma soltanto per una stagione dato che Monica Seles ci mise la firma l’anno successivo. Prima di entrare nell’albo d’oro del Roland Garros, Arantxa Sanchez aveva fatto finale a Barcelona e Roma. Il successo dell’89 la catapultò nell’olimpo del tennis e terminò l’anno da numero cinque delle classifiche mondiali.
Angelique Kerber, 2016
Il 2016 di Angelique Kerber è stato caratterizzato da tre grandi “milestone”: due Slam, l’argento olimpico ed il best ranking di numero uno al mondo. La tennista teutonica ha inaugurato l’anno della svolta facendo finale a Brisbane, prima di prendere parte all’Australian Open e vincerlo contro ogni pronostico. La Kerber batté Misaki Doi, Alexandra Dulgheru, Madison Brengle, Annika Beck, Victoria Azarenka e Johanna Konta, prima di quel famoso 30 gennaio, giorno in cui dall’altro lato del net trovò l’americana Serena Williams in finale. Angelique si aggiudicherà lo Slam di Melbourne al decider per 6-4, 3-6, 6-4 e grazie a questo risultato migliorerà il suo best ranking, divenendo numero 2 al mondo. Nel 2016 raggiunge un’altra finale Slam a Wimbledon, migliorando il risultato del 2014 grazie alla vittoria in semifinale su Venus Williams con un doppio 6-4. In finale, però, Serena si prende la rivincita. Ai Giochi Olimpici, invece, ottiene la medaglia d’argento, perdendo in finale contro Monica Puig. La seconda gioia Slam arriva agli US Open, con il trionfo in finale sulla Pliskova per 6-3, 4-6, 6-4, mettendo il sigillo su un 2016 da sogno che la vedrà in vetta alla classifica WTA.
Novak Djokovic, 2011
Sembrava non esserci spazio per un altro protagonista all’interno del circuito ai tempi della rivalità Federer-Nadal, poi è arrivato Novak Djokovic a rompere gli equilibri. Dopo il suo primo Slam nel 2008, Nole non aveva saputo dare continuità ai grandi risultati che ci si attendevano da un giocatore di così evidente talento, di fatto, soltanto tre anni dopo è riuscito ad emergere per il marziano che è oggi. Il 2011 comincia con una vittoria su Andy Murray che gli vale il secondo Slam agli Australian Open. Da quel giorno il serbo non perderà un singolo match fino alla semifinale del Roland Garros, piazzando un’assurda striscia consecutiva di 41 partite vinte dall’inizio dell’anno. Djokovic terminerà la stagione da numero uno indiscusso, per risultati e ranking. Al suo palmarès si aggiungono i trofei di Wimbledon e dello US Open. Ad oggi i numeri dicono che Djokovic ha vinto almeno uno Slam ogni anno tra il 2012 e il 2016, e che da allora il tennis maschile non è più stato lo stesso.
Martina Hingis, 1997
La cosiddetta “Swiss Miss”, Martina Hingis, ha sempre saputo come far parlare di sé. Nel 1997 era conosciuta all’interno del circuito come una delle youngster da tener d’occhio per il futuro. Di fatto, a soli 16 anni vince il titolo di doppio in quel di SW19 (Wimbledon) in coppia con Helena Sukova, e raggiunge la semifinale degli US Open. Nel 1997, ancora sedicenne, stravolge il mondo del tennis diventando la giocatrice più giovane del secolo a conquistare un torneo dello Slam e diventare numero uno del mondo. Nel giro di 12 mesi la Hingis fa suoi tre Major su quattro ed il suo dominio fu così netto che perse soltanto un set tra Wimbledon, Australian Open ed US Open. C’è da dire, però, che nel ’97 Steffi Graf è stata ferma per diversi infortuni mentre l’altra grande protagonista Monica Seles was era alle prese con il trauma causato dal suo tragico accoltellamento adAmburgo. Fatto sta che nessuno riuscì a contrastare Martina durante il suo annus mirabilis.